Cinema

I 50 anni di Penélope Cruz

Oltre 30 anni di carriera nel cinema, numerosi premi e personaggi indimenticabili per l’attrice spagnola più famosa del mondo

  • 28 aprile, 07:42
Volver - 02

Penelope Cruz in una scena di Volver

  • © 2006 Warner Bros.

Penélope Cruz, probabilmente, ce l’ha avuta dentro da sempre, quell’esigenza. Quella necessità di distinguersi, di desiderare di più, di puntare e arrivare alle stelle. L’attrice spagnola, partita studiando danza e recitazione a Madrid, è diventata un’icona del cinema internazionale, richiesta dai migliori registi e in grado di interpretare in modo sempre credibile ruoli diversi (tra l’altro alternando inglese, spagnolo e italiano). Aggiungiamoci pure un pizzico di fortuna e di timing (quel trovarsi al momento giusto al posto giusto) ed ecco la ricchissima carriera di un’artista versatile e dal talento innegabile.

Penélope Cruz è nata il 28 aprile 1974, ad Alcobendas, in provincia di Madrid. A 16 anni inizia a frequentare una scuola d’arte drammatica, mentre prende parte ad alcuni lavori nella moda. Un paio d’anni dopo, nel 1992, debutta sul grande schermo in Prosciutto prosciutto, diretto da Bigas Luna. Un ruolo che le vale una candidatura al Premio Goya come miglior attrice protagonista. Fun fact: sul set incontra per la prima volta Javier Bardem, che diventerà poi suo marito circa 20 anni dopo. Seguono poi altri film come Belle Époque (1992) di Fernando Trueba-vincitore dell’Oscar come miglior film straniero-e La ribelle, di Aurelio Grimaldi (1993). Cruz, è stata presente al Locarno Film Festival come protagonista di questa pellicola.

Penélope Cruz, diciannovenne di talento

RSI Archivi 13.08.1993, 18:53

In questa intervista rilasciata alla RSI, l’attrice ha 19 anni e dice:
“Sin da piccola ho sempre pensato di voler fare cinema. Questa illusione cresce e cresce e poi fai un film e tutta questa illusione la metti nel film.”

Un’illusione che si trasforma poi, come sappiamo, in realtà tangibile. Qualche anno dopo avviene infatti un incontro prezioso, che cambierà il corso degli eventi e plasmerà la carriera di Penélope Cruz. Si tratta dell’incontro con il regista spagnolo Pedro Almodóvar, destinato a diventare uno dei sodalizi artistici più iconici e longevi della storia del cinema. Negli anni, hanno lavorato insieme a molti film di successo dando vita a dei personaggi intensi e indelebili. Per esempio, in Tutto su mia madre (1999), Volver - Tornare (2006), Gli abbracci spezzati (2009), Gli amanti passeggeri (2013) e Madres Paraleles (2021). Per Volver e Madres Paralelas, è stata candidata all’Oscar come miglior attrice protagonista e rispettivamente miglior attrice non protagonista.

A un certo punto, Cruz inizia ad attirare l’attenzione di Hollywood. Ricordiamo per esempio i suoi ruoli in Blow di Ted Demme (2001) e in Vanilla Sky di Cameron Crowe (2001). Si fa quindi piano piano strada in un mondo vasto e inesplorato, diverso da quello a cui era abituata. Si guadagna la sua fiducia e lo conquista.

Dobbiamo dire che negli anni l’attrice ha sempre alternato grandi produzioni statunitensi a film europei di dimensioni più ridotte. Parliamo quindi di approcci diversi, oltre che di budget diversi. Ha recitato nel kolossal della Disney Pirati dei Caraibi (2011), in Zoolander 2 (2016), in Assassinio sull’Orient Express (2017) e ha lavorato con registi come Woody Allen, Ridley Scott o Rob Marshall. D’altro canto, ha preso parte a pellicole dirette da registi europei come l’italiano Sergio Castellitto o lo spagnolo Fernando Trueba. È anche passata da interpretazioni complesse e impegnative ad altre più leggere. Una varietà di ruoli e progetti che dimostrano la sua enorme versatilità. E non è una cosa che si vede spesso.

Il talento di Penélope Cruz è stato premiato più volte, nel corso della sua carriera. Ha ricevuto 4 nomination all’Oscar e lo ha vinto nel 2009 come migliore attrice non protagonista in Vicky Cristina Barcelona, di Woody Allen, diventando la prima attrice spagnola di sempre a conquistare la statuetta. Ha vinto anche, tra gli altri, un Premio BAFTA, 3 Premi Goya e un David di Donatello.

Una figura, quella di Penélope Cruz, che in questi 50 anni di vita e oltre 30 anni di carriera ha portato un grande contributo all’arte e alla cultura cinematografica. Si è distinta e, si può certamente dire, ha fatto la differenza. Quella che all’inizio era soltanto un’idea, un’illusione-per usare le sue parole-ha preso forma e luce, una grande luce.

I 50 anni di Penelope Cruz

Spoiler 25.04.2024, 13:30

  • reuters

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