Svizzera

Chiese sempre più vuote, ma aumentano i testimoni di Geova

Sempre più cattolici e riformati voltano le spalle all’istituzione. È per contro in crescita il numero di chi aderisce alle Chiese libere o a gruppi cristiani

  • 10 maggio, 05:48
  • 10 maggio, 09:23

SEIDISERA del 09.05.2024 Il servizio di Anna Maria Nunzi 

RSI Svizzera 09.05.2024, 19:05

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Di: SEIDISERA/RSI Info

In Svizzera ieri, giovedì, in molte chiese si è celebrata la messa dell’Ascensione. Chiese, però, che sono sempre più vuote. Anche nella Confederazione, infatti, sempre più cattolici e riformati voltano le spalle all’istituzione. È per contro in aumento il numero delle persone che aderiscono alle Chiese libere o a gruppi cristiani, come i Testimoni di Geova. Ma pur non essendoci un travaso diretto e immediato, ci si può chiedere che cosa offrano queste comunità rispetto alle Chiese riconosciute dallo Stato..

“Tutti ci chiediamo da dove veniamo, perché siamo qui? E loro offrono risposte semplici alle domande della vita. Inoltre, offrono anche un ambiente familiare amichevole che, di solito, può essere anche interessante per persone sole, e allo stesso tempo offrono anche un modello di vita chiaro e semplice, che fornisce una struttura nella vita quotidiana e dà stabilità alle persone che sono sopraffatte dal complesso mondo di oggi”, spiega Christian Rossi, collaboratore del centro di ascolto e di consulenza Infosekta a Zurigo.

E questi gruppi sembrano avere successo, in particolare tra i giovani...

“Sono molto moderni, specialmente sono interessanti anche per i giovani. E poi c’è questo ambiente molto amichevole e familiare, dove si canta. Sono come una grande famiglia e quindi loro sono proprio le “vittime” ideali per questi gruppi”, sottolinea Rossi.

In Svizzera ci sono tante di queste comunità. Come mai?               

“La Svizzera e gli Stati Uniti d’America sono i due Paesi dove ci sono più gruppi religiosi al mondo. Questa è una cosa straordinaria, essendo la Svizzera un Paese molto piccolo. Probabilmente perché la Confederazione è un Paese liberale e poi è anche un Paese benestante che offre alle persone tempo libero per riflettere anche intensamente sul significato della vita”.

Le Chiese libere non per forza sono delle sette. Come si differenziano e quali possono essere i punti che invece accomunano queste comunità?

“In generale, le Chiese libere sono Chiese cristiane protestanti che non appartengono a una Chiesa nazionale o cantonale. Invece le sette, e parlo delle sette cristiane, sono di solito comunità religiose particolari, che differiscono notevolmente in termini di credenze cristiane generalmente riconosciute. Quindi, per esempio, se parliamo dei Testimoni di Geova, loro non credono che Gesù sia morto sulla croce. Chiese libere. A volte hanno delle caratteristiche in comune con queste sette cristiane o, per esempio, hanno una visione del mondo dualistica. Dicono tutto o è bianco o nero, bene o male. Un altro punto è che la Bibbia viene presa alla lettera. Rifiutano la teoria dell’evoluzione o la critica scientifica della Bibbia. Hanno valori molto conservatori e usano la paura per sottomettere le persone, per esempio la paura dell’inferno o della fine del mondo o del diavolo, eccetera”.

Comunità che possono essere problematiche a causa della manipolazione socio-psicologica e del controllo che esercitano sui loro membri. Membri per i quali, come confermate voi di Infosekta, è molto difficile staccarsi da questi gruppi...

“È come andare in un Paese di cui non si conosce la cultura, non si conosce la lingua. Ti senti spaesato. E se poi non hai nessuno che ti aiuta, non tutti hanno la forza di riuscirci, specialmente se poi anche la famiglia e gli amici non ti parlano più. Sei solo, hai problemi economici, problemi di salute e non hai più un senso nella vita e lo devi cercare tu stesso. Non è facile”.               

È un’esperienza che anche lei ha vissuto. Prima di studiare teologia era testimone di Geova, poi ha lasciato. Che cosa consiglia a chi intende imboccare questa strada?

“Consiglio di fare una psicoterapia. Spesso queste persone soffrono di paura, di ansia. È molto difficile superare queste paure, quindi è molto importante farsi aiutare. E poi anche è importante leggere molto su questi gruppi, informarsi come sono nati, cosa credono, leggere anche libri di ex adepti e anche leggere molto sulla psicologia, sulla manipolazione, per capire anche cosa succede in questi gruppi”.

Le considerazioni di Christian Rossi ci rendono uno spaccato di quanto possa essere difficile anche uscire o gestire il rapporto con queste organizzazioni religiose o sette. Anche se poi - va detto - in Svizzera operare questa distinzione risulta difficile, come pure poter dare dei numeri certi sul fenomeno.  

In Svizzera, secondo uno studio del Fondo nazionale, esistono più di 5’700 comunità religiose locali. Nel nostro Paese sono i Cantoni e non la Confederazione ad avere l’autorità di concedere il riconoscimento pubblico alle comunità religiose. In Ticino, ad esempio, la Chiesa cattolica romana e la Chiesa evangelica riformata hanno lo status di diritto pubblico. Le altre comunità hanno generalmente lo stato di associazioni o fondazioni private.

In Svizzera non c’è una lista ufficiale dei movimenti religiosi e il termine “setta” non viene utilizzato nel diritto svizzero. Le autorità non hanno dunque classificato i diversi movimenti in “buoni” o “cattivi” e nemmeno fornito delle linee guida per classificarli.

In Ticino è attualmente in corso uno studio iniziato nel 2022 da parte del Centro intercantonale di Informazione sulle credenze. La ricerca permetterà di fornire una panoramica di tutti i movimenti religiosi e spirituali presenti sul territorio cantonale. Lo studio dovrebbe essere concluso e presentato nel corso dell’autunno 2024. Progetti simili sono stati già completati nel Canton Vaud e a Ginevra.

Il Centro intercantonale di informazione sulle credenze non usa il termine “sette”, ma parla di nuovi movimenti religiosi proprio per non dare una connotazione negativa nell’insieme del panorama religioso e spirituale svizzero. Sarebbero infatti solo una piccola parte non quantificabile i casi di deriva in fenomeni settari. Nel rapporto 2022 di Infosekta, associazione che offre consulenza sulle comunità di culto alternative, sono invece segnalati 3’000 contatti con richieste di informazioni e sostegno. Il 23% delle richieste riguardava la comunità dei Testimoni di Geova. Il 66% invece, si riferiva a circa 300 diversi gruppi. Un dato che mostra quanto il mondo dei gruppi spirituali alternativi sia affollato e difficilmente quantificabile.

              

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