Il nostro ruolo

Teletext: si apre una nuova pagina

A colloquio con Frédéric Mast, senior consultant Customer & Service Management di SWISS TXT

  • 17 maggio 2023, 14:57
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Un passato glorioso, un presente ancora ricco di affezionati lettori e un futuro in continua evoluzione. Con Frédéric Mast, senior consultant Customer & Service Management di SWISS TXT e per molti anni redattore e responsabile della redazione sportiva del Teletext a Bienne, abbiamo fatto il punto della situazione per capire se questo mezzo di comunicazione tanto amato in Svizzera potrà sopravvivere e in quale forma.

Lo scorso 7 febbraio assieme a Theo Mäusli (specialista Offerta e Innovazione SSR) hai presentato il progetto Ikon, che mira a proporre i contenuti attualmente offerti da Teletext ma in chiave più moderna. Ce ne puoi parlare?

Teletext continua ad avere una clientela fedele, ma la sua tecnologia è ormai antiquata. Inoltre, non sfrutta tutte le possibilità offerte dallo schermo televisivo. Grazie all'HbbTV è possibile presentare gli attuali contenuti Teletext in modo più moderno e integrarli in tecnologie più innovative.

Sulla RSI è possibile usufruire di questo servizio utilizzando il tasto rosso del telecomando dei televisori dotati di tecnologia HbbTV (la maggior parte dei modelli in commercio dopo il 2012) e connessi a internet

Con il tasto rosso è possibile accedere al Play RSI e a tutta l'offerta “video on demand”, guardare gli eventi sportivi in live-streaming, avere contenuti e statistiche interattive, accedere ai servizi per persone con disabilità sensoriali, ascoltare tutte le radio della SSR ed è possibile informarsi leggendo questa versione rinnovata del Teletext. Accessibilità, attualità, rapidità: i contenuti sono gli stessi del Teletext tradizionale, ma con elementi multimediali ad arricchirlo.

Il Teletext è ancora molto utilizzato in Svizzera? In quale forma?

Il Teletext è ancora utilizzato prevalentemente nella sua classica forma sul televisore. Secondo il Digimonitor 2022 dell'IGEM, attualmente sono 549.000 le persone che utilizzano il Teletext quotidianamente o più volte al giorno (8,5% del gruppo target 15+) e 1.901.000 quelle che lo utilizzano almeno occasionalmente (29,4% del gruppo target 15+).

Anche l'offerta digitale sta riscuotendo un vivo interesse: prima della pandemia (primavera 2020), Net-Metrix ha registrato 448.000 utenti unici (utilizzo almeno una volta al mese) per l'offerta del Teletext digitale. Misurato in termini di numero di utilizzi (pagine viste), stiamo ancora registrando cifre crescenti di utilizzo in digitale (soprattutto sull'app) di anno in anno. Nel secondo anno della pandemia, si è registrato un massiccio aumento dell'utilizzo totale (+25% di pagine viste rispetto all'anno precedente). Ciò è dovuto principalmente a una ripresa degli eventi sportivi e a una domanda sempre più elevata di notizie.

Teletext ha alle spalle una storia gloriosa. Quando è approdato in Svizzera e quando è stato il suo apice?

Ben detto, una storia gloriosa e anche molto lunga ormai, visto che proprio quest’anno cade l’anniversario dei 40 anni della concessione data dal Consiglio Federale per il Teletext.

Altri anni importanti furono il 1984, con l’effettiva entrata in funzione su SF DRS (oggi SRF) e il 1986, con le prime pagine in lingua italiana su TSI (oggi RSI).

Nel 1988 iniziò la sottotitolazione in diretta, mentre nel 1996 il Teletext fece la sua apparizione sul web, col sito teletext.ch. Bisognerà attendere il 2009 per la prima applicazione per smartphone.

Quanto all’apice possiamo ricordare due record: il 19 febbraio 2006 più di 2,2 milioni di persone si informano su Teletext sui Giochi olimpici di Torino, mentre quattro anni più tardi gli utenti a caccia di informazioni sulle elezioni federali furono 2,267 milioni, superando così di poco il precedente primato.

La tecnologia col quale è trasmesso è cambiata rispetto al passato?

Senza entrare troppo nei dettagli tecnici, la tecnologia si basa sulla trasmissione di dati in un formato che sfrutta gli intervalli di oscuramento verticale del segnale televisivo. È un modo economico di trasmettere informazioni a un vasto pubblico, poiché non richiede alcun dispositivo aggiuntivo (uno dei segreti del suo successo). E questo non è cambiato sin dall'inizio del Teletext. Ciò che è cambiato è il formato: dal 1998, per la trasmissione dei dati, abbiamo iniziato a utilizzare segnali digitali, che offrono maggiore qualità e affidabilità.

In realtà, è più a livello di produzione di contenuti che le cose si sono realmente evolute. Un esempio significativo è la rubrica dei risultati sportivi: all'inizio i club chiamavano la redazione per fornire i risultati finali, poi i risultati venivano inseriti manualmente nelle pagine dai collaboratori. Ora quasi tutti i risultati live o finali arrivano automaticamente in un database e vengono elaborati in base ai diversi vettori serviti, senza intervento umano nel processo.

Uno dei servizi storicamente più utili e apprezzati del Teletext sono certamente i sottotitoli.

Si può addirittura dire che la tecnologia del Teletext sia stata creata per questo scopo. È la ragion d'essere del mezzo e una missione imprescindibile. Per questo ora ci affidiamo alla nuova tecnologia HbbTV, che ci permette di trasmettere in lingua dei segni e non solo i sottotitoli. Un compito davvero importante in un Paese dove si stima ci siano circa 10’000 persone sorde (0,1% della popolazione) e circa 600’000 persone deboli d'udito (6,8%), una cifra in costante aumento con l'invecchiamento della popolazione.

Una particolarità che salta all'occhio è la grafica rimasta (quasi) sempre invariata negli anni. Sappiamo che esistono anche molti appassionati di "TeletextArt", con addirittura dei festival...

L'aspetto del teletext, il cosiddetto Look&Feel, è dovuto alle limitazioni della tecnologia di trasmissione utilizzata. È così che è nato il suo classico aspetto “tutto testo” o le immagini “a pixel”. Ma quello che all'inizio era considerato un punto debole, nel corso degli anni è diventato un punto di forza, grazie ai lettori che hanno sempre mostrato di apprezzare questo aspetto caratteristico. Inoltre, proprio come i contenuti, l'intera impaginazione è visivamente minimalista, senza essere oscurata da pubblicità troppo vistose. Fedele allo slogan "L'importante all’istante" è anche l'aspetto visivo del Teletext che in effetti ormai è diventato un cult!

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