Svizzera

Sono 55 i jihadisti "svizzeri"

Forte incremento nel 2014 delle partenze contate dal Servizio delle attività informative della Confederazione

  • 15 ottobre 2014, 14:47
  • 6 giugno 2023, 23:51
Si sono uniti a gruppi islamici

Si sono uniti a gruppi islamici

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Sono ormai 55, dal 2001, le partenze dalla Svizzera per la jihad. Trentuno sono partiti per combattere in Siria o in Iraq, 24 altri in Afghanistan, Pakistan, Yemen o Somalia. Le nuove cifre sono state fornite dal Servizio delle attività informative della Confederazione, che fino al maggio del 2013 aveva contato solo una ventina di casi e nel maggio di quest'anno parlava invece di una quarantina. Il 2014 è segnato da una chiara accelerazione del fenomeno.

Solo di 23 jihadisti si hanno informazioni certe. Sei sono stati uccisi e una parte è ritornata in patria (18 persone, ma solo uno osservato con certezza in un'area di conflitto). Trentuno si trovano ancora in teatri di guerra o "fanno avanti e indietro da essi" e figurano dunque più volte nel conteggio, come ha spiegato la portavoce del SIC Isabelle Graber, che non ha voluto fornire nomi, età, nazionalità, sesso e luogo di residenza dei combattenti partiti dalla Confederazione.

Le motivazioni dei jihadisti sono "spesso molto personali e variano da caso a caso". La prevenzione "è di capitale importanza". E in proposito, preoccupa sempre più la propaganda su internet.

pon/ATS

Dal TG20:

RG 18.30 del 15.10.14 - La corrispondenza di Johnny Canonica

RG 18.30 del 15.10.14 - L'intervista di Gabriele Fontana ad Hafid Ouardirì, direttore della Fondazione per la conoscenza reciproca, che ha sede a Ginevra

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