Fotografia

Mario De Biasi, l’intrepido cacciatore di immagini

Al grande fotoreporter, testimone dell’Italia del dopoguerra, lo SpazioReale di Monte Carasso dedica una mostra, aperta fino al 18 maggio

  • Ieri, 08:37
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New York, 1956

  • © Archivio Mario De Biasi / courtesy Admira, Milano
Di: Red 

La mostra Mario de Biasi, l’intrepido cacciatore di immagini è allestita allo SpazioReale di Monte Carasso ed è visitabile fino al 18 maggio, nei giorni di venerdì, sabato e domenica. Curata da Enrica Viganò, vede la collaborazione dell’Archivio Mario De Biasi

Perché dovunque s’incontra la vita s’incontra la bellezza. Basta guardarsi attorno per vederla: anche in una foglia, in un sasso, in un balcone fiorito. Anche nei riflessi in una pozzanghera.

Mario De Biasi

È stato definito l’intrepido l’italiano pazzo, l’uomo che poteva fotografare tutto. Fotografò in tutto il mondo, rivoluzioni, personaggi famosi, paesi sconosciuti. Le attestazioni di stima nei confronti di Mario De Biasi sono tantissime e ci restituiscono la statura umana e professionale di un uomo che con i suoi scatti ha fatto grande il settimanale Epoca, catturando decenni di storia mondiale e decenni di storia italiana.

Mario De Biasi (Sois, Belluno, 1923 - Milano, 2013), artista eclettico che si è costruito da solo nell’Italia del dopoguerra, era nato a Belluno nel 1923. Inizia a fotografare nel 1945 grazie a un manuale di tecnica fotografica rinvenuto tra le macerie di Norimberga, dove era stato deportato al lavoro coatto come radiotecnico. Intraprende l’attività fotografica al suo rientro in Italia, dopo la guerra. Per qualche anno affianca questa passione al lavoro di radiotecnico, fino a quando nel 1953 viene assunto dalla rivista Epoca – lo storico settimanale di Mondadori, considerato il Life italiano – diventando così il primo fotografo ad avere un lavoro fisso nello staff di una rivista italiana.
La mostra allo SpazioReale di Monte Carasso gli dedica fino al 18 maggio, curata da Enrica Viganò, è stata possibile grazie alla collaborazione con l’Archivio Mario De Biasi. Un archivio straordinario che la figlia Silvia De Biasi ha creato e custodisce., intervistata da Alessandro Chiara per Alphaville.
                

La parola curiosità è la parola che io associo a tutta la vita di mio padre. La curiosità è la spinta a fare tutto quello che farà. Il primo ritratto di mio padre con una macchina fotografica in mano è proprio scattato a Norimberga nel 1945. A 22 anni, alla fine della guerra, mio padre decide che il suo sogno è la fotografia . L’anno dopo rientra in Itali, riprende il lavoro da radiotecnica che era quello che faceva a Milano, riesce a comprarsi un apparecchio fotografico assolutamente da dilettanti e con quell’apparecchio gira Milano e fotografa tutto quello che attira la sua attenzione.

Silvia De Biasi

"Gli italiani si voltano" Mario de Biasi, Milano 1954

"Gli italiani si voltano" Mario de Biasi, Milano 1954

  • © Archivio Mario de Biasi / Courtesy: Admira, Milano

Tra gli scatti celebri di Mario De Biasi ce n’è uno, anche presente a Monte Carasso è chiamato Gli italiani si voltano ed è diventato particolarmente celebre perché era la copertina di una mostra al Guggenheim di New York intitolata The Italian Metamorphosis.

Mio padre era stato inviato a fare questo servizio non da “Epoca”, ma da un settimanale, sempre di Mondadori, che si chiamava “Bolero Film”, che era un settimanale di fotoromanzi. La storia che mio padre doveva illustrare era da un titolo che adesso sarebbe censurato: “Difficile abbordaggio”. Ed era proprio la storia di un marito che si trova da solo a Milano perché la moglie è in vacanza e una domenica dice: “Vado in centro a vedere se riesco a conquistare qualche bella ragazza”. Mio padre sceglie Moira Orfei, la fa vestire di bianco e la fa camminare per Milano. Lo scatto che è diventato iconico, come si usa dire, è quello in cui Moira avanza verso un gruppo di uomini che la guardano molto incuriositi. E siamo in piazza del Duomo, all’imbocco della Galleria.

Silvia De Biasi

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Mario De Biasi, fotografo totale

Alphaville 18.04.2025, 11:05

  • © Archivio Mario de Biasi / Courtesy: Admira, Milano
  • Enrico Bianda
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Mario de Biasi

RSI Cultura 26.04.2025, 19:00

  • Alessandro Chiara, Giona Pellegrini - neo