Stiamo assistendo ad una amazonizzazione della società.
Usufruendo dell’accesso ai dati e alle abitudini di consumo della popolazione, Amazon traccia il funzionamento delle società molto meglio di qualsiasi istituzione pubblica. Amazon ha una flotta di driver continuamente in movimento, che mappa e monitorizza il traffico.
Inoltre Amazon controlla la logistica e le infrastrutture. In questo modo non solo conosce ma trasforma il territorio, modellando le città sull’esempio della propria piattaforma.
L’egemonia di Amazon non si limita alle singole città, ma si allarga al mondo intero. Con la sua capacità di operare attraverso le frontiere , Amazon sta contribuendo a creare un nuovo ordine mondiale trasversale e gerarchico.
La geopolitica attuale non è determinata solo dal potere degli Stati, ma anche del potere delle grandi piattaforme private, come ci spiega Niccolò Cuppini, Docente-ricercatore presso il Centro competenze lavoro, welfare e società della SUPSI.
Attori come Amazon esercitano un potere politico di trasformazione dei rapporti planetari. Amazon ha una capacità economica che supera quella della maggior parte degli Stati del pianeta. Proprio di recente qualche settimana fa per fare un esempio è stato inaugurato un nuovo cavo transoceanico che collega l’Europa agli Stati Uniti, che è stato pagato per metà da Facebook.
Il ruolo di queste grandi piattaforme si sta vedendo anche sui campi di battaglia in Ucraina o a Gaza. Oggi queste grandi piattaforme costruiscono e gestiscono infrastrutture strategiche cruciali per la comunicazione. Basti pensare al ruolo che ha la Starlink di Musk in Ucraina, che fornisce connessioni internet all’esercito ucraino o a come i bombardamenti su Gaza pilotati con l’intelligenza artificiale siano stati possibili grazie ai software e ai database di Microsoft. Anche nella guerra, che storicamente è sempre stata pensata come il massimo dell’espressione dello Stato, queste compagnie hanno un ruolo davvero centrale.
È evidente che il ruolo di queste grandi piattaforme sta andando a minare l’autonomia degli Stati. C’è chi paragona il loro potere al potere esercitato dalla Compagnia delle Indie all’epoca del colonialismo e del primo capitalismo industriale. Si tratta di una colonizzazione trasversale che si propaga in molti rivoli, che vanno ad intaccare anche ambiti che fino a poco tempo fa erano prerogative assolutamente statali. Basti pensare che Amazon Web Service è di fatto il provider dei servizi dell’esercito americano.
Queste piattaforme sono sempre più capillari nelle nostre vite e si sono innervate anche in questioni amministrative, militari, di difesa. In questo senso diventiamo sempre più dipendenti da aziende su cui, però, dal punto di vista amministrativo e giuridico non abbiamo alcun controllo. La cloud, questa nuvola di dati così eterea, in realtà cela aziende che la stanno impattando in modo notevole sull’egemonia geopolitica.
Amazon, la fabbrica-mondo
Alphaville 30.10.2024, 12:35