Società

Un dialogo tra scienza e cultura

E se si potesse prescrivere la cultura? La Fondazione IBSA propone varie attività per portare l’arte in ambito medico

  • 10 novembre, 08:50
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Di: Virginia D’Umas 

L’evidenza scientifica dimostra che chi segue e pratica attività culturali, tenendo così la mente attiva e frequentando luoghi in grado di provocare delle emozioni, come una mostra o delle attività artistiche in generale, non solo vive più a lungo ma vive meglio. La musica, ad esempio, ha un effetto molto positivo su tante patologie, non solo psicologiche ma anche a livello pediatrico, cardiaco, etc.

Inoltre, come ci ha spiegato Silvia Misiti direttrice della fondazione IBSA, l’obiettivo del progetto Cultura e Salute è quello di arrivare ad essere i primi in Svizzera, con l’aiuto della città di Lugano e dell’Istituto di Medicina di famiglia, a lanciare uno studio di cultura su prescrizione.

“Ci sono tante persone che magari si rivolgono al medico, ma non hanno una reale patologia che necessita una vera e propria terapia. Bisogna dunque trovare qualcosa che possa un po’ riaccendere la loro voglia di vivere. Quindi c’è anche un interesse da parte nostra nella prescrizione della cultura, anche perché in paesi come l’Inghilterra e la Finlandia, dove è stato già istituzionalizzato questo processo, c’è un minor consumo di farmaci e meno ricoveri,” ha detto entusiasta la dottoressa Misiti. 

Questo è l’obiettivo della sua fondazione, che affianco ad attività più classiche come l’offerta di borse di studio e l’organizzazione di laboratori ed eventi sta anche perseguendo queste attività più divulgative, che hanno l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione su tematiche legate ai benefici dell’arte sul mondo scientifico.

Nell’ambito di “Cultura e Salute” finora sono state affrontate le seguenti tematiche: letteratura, musica e arti visive, quindi l’idea per l’anno prossimo è quella di approfondire il concetto di social prescribing o cultura su prescrizione.

Il social prescribing non è solo la prescrizione di attività culturali, ma anche di attività sociali. Un medico, ad esempio, potrebbe prescrivere un percorso di passeggiate nei boschi o dei corsi di ceramica, sempre però partendo da quelli che sono gli interessi del paziente. Ci sono tante dimostrazioni che la prescrizione di attività culturali aiuta ad affrontare e anche a risolvere certe patologie.

La dottoressa Silvia Misiti ci ha raccontato dei prossimi progetti di IBSA Foundation: “Il 2024, da parte della fondazione, sarà dedicato al continuare lo sviluppo dei nostri progetti anche nella Svizzera interna e francese. E poi ecco, mi auguro che nel 2025 staremo parlando dei risultati di questo primo studio pilota sulla cultura su prescrizione. In più ovviamente continuano tutti gli altri progetti, come “Arte e Scienza”, per cui abbiamo già degli appuntamenti, infatti a febbraio ospiteremo il fisico Guido Tonelli e lo scrittore Stefano Mancuso”.

Brevi cenni sulla fondazione IBSA

La IBSA Foundation è stata istituita nel 2012 ed è nata grazie a un incontro tra il direttore della multinazionale farmaceutica svizzera fondata a Lugano, il dottor Arturo Licenziati e la dottoressa Silvia Misiti, endocrinologa ed ex-ricercatrice in ambito endocrinologico all’Università di Roma, che oggigiorno occupa i seguenti due ruoli: da un lato quello di direttrice di IBSA Foundation per la ricerca scientifica e dall’altro quello di responsabile Head of Corporate Communication per l’azienda stessa. 

All’inizio la fondazione aveva come scopo quello di occuparsi essenzialmente di ricerca scientifica, ma negli anni questo obiettivo si è evoluto, avvicinando la scienza alla popolazione, quindi elargendo borse di studio a giovani ricercatori, organizzando dei convegni, dei meeting e proponendo diverse attività in grado di creare un ponte tra cultura e scienza.  

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Un premio per la ricerca scientifica dell’USI

Alphaville 25.06.2024, 18:05

  • iStock

“SciArt Switzerland” e “Cultura e Salute” 

“SciArt SwitzerlAnd” è uno dei progetti di IBSA Foundation per la ricerca scientifica, in collaborazione con Lugano Arte e Cultura - LAC - e il MASI. Attraverso diversi formati di eventi e prodotti digitali, il pubblico può avvicinarsi ad affascinanti proposte nate dall’incontro tra più dimensioni e ascoltare dalla viva voce degli artisti e degli scienziati quanto, realtà molto diverse, si influenzano vicendevolmente. Il nuovo progetto è in linea con la missione della fondazione, che dal 2012 promuove una cultura scientifica accessibile a tutti e sensibilizza il pubblico su scienza, cultura e benessere.

Il primo appuntamento di “SciArt SwitzerlAnd” è stata la conversazione con l’artista Jakob Kudsk Steensen che si è tenuta al MASI.

Nelle sue opere, Steensen utilizza animazioni 3D, suono e installazioni immersive per offrire visioni poetiche di fenomeni naturali trascurati. Attento agli effetti del cambiamento climatico, porta alla luce luoghi marginali come i dintorni di Berlino, l’isola di Kaua’i o il ghiacciaio di Arolla, basandosi su una profonda ricerca sul campo. Con tecniche di gaming e realtà virtuale, invita a riconsiderare il nostro rapporto con l’ambiente.

Un altro progetto proposto da IBSA Foundation si chiama “Cultura e Salute” e ci viene spiegato così dalla dottoressa Misiti: “Noi abbiamo cominciato proprio con la divisione cultura della città di Lugano ad approfondire questo tema, che è una vera e propria disciplina in altri paesi e che mira a studiare l’effetto positivo delle attività culturali sulla salute delle persone e sul loro benessere psicofisico. Quindi ci siamo appassionati a questo tema e abbiamo deciso di promuovere un corso universitario insieme alla Facoltà di Medicina dell’USI che è un corso opzionale per studenti di Master ma è anche aperto al pubblico. Questo è il quarto anno che offriamo questo corso e all’ultimo evento c’erano ben 250 persone”, ha detto la responsabile Head of Corporate Communication IBSA. 

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