“Ho visto cose”

Maestro d’illusione, e sommo teologo e filosofo della fantascienza, lo scrittore Philip K. Dick nel corso della sua carriera ha dedicato buona parte dei suoi romanzi e racconti a personaggi non-umani, come gli androidi di Blade Runner, o post-umani, come i mutanti. Nato nel 1928 e morto nel 1982, l’autore ha scritto del futuro anticipando temi e inquietudini che si sono riversate poi su altri scrittori, che ne hanno fatto poi strumenti di lavoro e immaginazione. Ma tutto, o gran parte di quell’immaginario, è nato grazie alle intuizioni, e alle fantasie scomposte, di questo straordinario scrittore americano.

Rete Due nella settimana dal 24 al 30 marzo racconterà Dick e le sue visioni, le sue speculazioni, le sue intuizioni filosofiche e politiche. A partire da un Dossier con Emanuele Trevi (curatore del Meridiano Mondadori su Dick) cui seguiranno specialisti del genere e filosofi in un percorso tematico dedicato, che culminerà con una proiezione pubblica, al cinema Lux a Massagno, di Blade Runner.
Il capolavoro di Ridley Scott, tratto dal libro Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, è del 1982 e molti non l’hanno mai visto sul grande schermo ma solo in tv. Il 27 marzo sarà l’occasione per una visione condivisa e per ridare a un grande classico tutto lo spazio, e lo schermo, che merita.