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Maccheroni alla Rossini

Ricetta scritta secondo dettatura di Rossini il 26 dicembre 1866

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Maccheroni alla Rossini
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Per essere sicuri di poter fare dei buoni maccheroni, occorre innanzitutto avere dei tegami adeguati. I piatti di cui io mi servo vengono da Napoli e si vendono sotto il nome di terre del Vesuvio.
La preparazione dei maccheroni si divide in quattro parti.

Gioachino Rossini

1 - La cottura della pasta:

  1. La cottura è una delle operazioni più importanti e occorre riservarle la più grande cura. Si comincia col versare la pasta in un brodo in piena ebollizione precedentemente preparato; il brodo deve essere stato passato a filtrato.

  2. Si fa allora cuocere la pasta su un fuoco basso dopo avervi aggiunto alcuni centilitri di panna e un pizzico di arancia amara.

  3. Quando i maccheroni hanno preso un colore trasparente per il grado di cottura, vengono tolti immediatamente dal fuoco e scolati sino a quando non contengano più acqua.

  4. Li si tiene da parte prima di essere sistemati a strati.

2 - La preparazione della salsa:

  1. Sempre in un tegame di terracotta, lasciar cuocere a fuoco basso per un’ora circa.

  2. Passare al colino cinese e serbare a bagnomaria.

3 - La preparazione a strati:

  1. È a questo punto che si rende necessario il tegame in terra del Vesuvio. Dopo aver leggermente ingrassato con burro chiarificato e raffreddato il tegame, vi si versa uno strato di salsa, poi uno di maccheroni, che va ricoperto da uno strato di parmigiano e di gruviera grattugiati e di burro.

  2. Poi un altro strato di maccheroni che si ricopre nello stesso modo, il tutto bagnato dalla salsa.

  3. All’ultimo strato si aggiunge un po’ di pangrattato e di burro, e si mette il tegame da parte per la gratinatura.

4 - La gratinatura:

  1. Il difficile è far dorare il piatto per il momento in cui dovrà essere mangiato.

Episodio 7 - I maccheroni del peccato

RSI Food 02.11.2018, 09:00