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ORMe, il racconto sulla vita di Margaret Abbott

Lo sport americano è una fucina immensa ed inesauribile di talenti. Ma c’è una sportiva statunitense che ha scritto la storia decisamente con meno clamore rispetto ad altri suoi compatrioti. Anzi restandone assolutamente inconsapevole fino alla sua morte: stiamo parlando di Margaret Abbott.

  • 06.05.2020
  • 6 min
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Lo sport americano è una fucina immensa ed inesauribile di talenti. Atleti che si trasformano in vere e proprie macchine da guerra quando poi nel mirino ci sono possibili trionfi a cinque cerchi. Non a caso lo sportivo ad aver collezionato il maggior numero di medaglie olimpiche nella storia è proprio statunitense, un certo Michael Phelps. Ma anche lo sport coniugato al femminile ha riservato innumerevoli gioie per la home of the brave, la dimora dei coraggiosi. Le ultime in ordine cronologico, impossibile dimenticarle, portano il nome di Simone Biles e Mikaela Shiffrin. Ma c’è una sportiva americana che ha scritto la storia decisamente con meno clamore. Anzi restandone assolutamente inconsapevole fino alla sua morte: stiamo parlando di Margaret Abbott.

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