Le frontiere italiane, dopo quasi tre mesi di chiusura, dalla mezzanotte di martedì sono di nuovo aperte per tutti coloro che vogliono recarsi nella Penisola da uno dei paesi dall'area Schengen. Una possibilità subito colta da alcuni residenti in Svizzera. Per chi entra in Italia, come constatato mercoledì mattina dai giornalisti RSI presenti a Chiasso, non vi sono controlli supplementari rispetto alla situazione precedente il lockdown.
I cittadini svizzeri, quelli del Liechtenstein e gli stranieri titolari di un permesso di soggiorno, dopo essersi recati in Italia, possono liberamente rientrare in Svizzera a condizione che non abbiano varcato il confine solo per fare acquisti. L'entrata in territorio elvetico ai non residenti è invece permessa unicamente ai lavoratori frontalieri e per casi d'urgenza motivati come specificato nel flyer informativo. La novità non ha avuto un impatto significativo sul traffico transfrontaliero, secondo l'Amministrazione federale delle dogane.
La diffusione del coronavirus continua a rallentare in tutta Europa e allentamenti delle restrizioni vengono annunciati un po' in tutti i paesi. Ticino e Grigioni hanno fatto segnare nei dati diffusi oggi, mercoledì, un altro doppio zero. La Confederazione segnala 19 contagi e tre decessi in più. Questi ultimi, tuttavia, risalgono tutti al passato (il più recente è di metà aprile).
di Diego Moles, Fabio Dotti, Stefano Pongan, Massimiliano Angeli