Gioie e dolori del gran caldo. I produttori ticinesi di pomodori sono in difficoltà. Ma non perché la produzione ristagna a causa del prolungato periodo di siccità che sta causando grattacapi all'agricoltura elvetica. Anzi. Proprio per l’esatto contrario. Le temperature costantemente elevate hanno messo le ali alle piante (e non solo di pomodori ma anche di melanzane) e in questi giorni c’è un problema di sovrabbondanza. Tutte la quindicina di varietà coltivate al Sud delle Alpi (dal Carnoso al Tondo, passando per Cherry datterini e non gialli e rossi, Ramati, Cuore di bue, Merinda, Rosa del Ticino, San Marzano, Kumato ecc. ecc.) sono nel periodo di maggiore splendore.
Tanto che TIOR (il ramo commerciale della Federazione ortofrutticola ticinese, FOFT) si è appellata ai consumatori: approfittate del periodo e fate scorta dei prelibati prodotti della terra ticinese a basso prezzo per farne sughi e salse a chilometro zero. Perché si sa, prima o poi, dopo il gran caldo, tornerà anche il freddo.