Sarà vero che il cinema è soprattutto intrattenimento. Ma alle Giornate di Soletta il Cinema è anche indagine, inchiesta, riflessione. Con il linguaggio proprio del cinema.
E allora ogni soggetto si presta: che si tratti di una serie di interviste in una casa per anziani sull'esistenza o meno del paradiso (il romando Stephan Goel ne ha fatto un film delizioso con "Fragments du paradis"), o che si indaghi a tutto campo sulle attività delle banche svizzere nei paradisi fiscali, come ha fatto Werner Schweizer con "Off-shore, Elmer e il segreto banacario". E quando si racconta la vita vera, -i documentari sono la miglior cosa che i registi svizzeri sanno fare- lo si fa spesso con onestà e coraggio.
Anche davanti agli aspetti meno edificanti come la malattia o la morte.
L'ingresso dell'Ostello della gioventù di Soletta
Un libro, un filmato, un'installazione
Nel 2014 è scomparso prematuramente uno dei registi più brillanti:
Peter Liechti. I suoi film si distinguevano per creatività, tocco artistico, poesia. Si era cimentato anche con il genere Noir, ed era amico e collaboratore dell'artista Roman Signer. Era malato di cancro e Soletta gli ha reso omaggio due anni fa con una bella retrospettiva.
Oggi Peter Liechti vive (così si è espressa la sua compagna di una vita, Jolanda Gsponer) i
n un documentario, un libro e un'installazione che sono visibili per l'intero Festival in una sala a due passi dal Landhaus, centro nevralgico della rassegna.
Liechti si racconta in un diario dall'ospedale: un filmato di poco meno di un'ora dove si alternano immagini alla ricerca della bellezza (un fiore, un cielo notturno) alle apparecchiature ospedaliere, al viso in primo piano dell'autore che dice del suo attaccamento alla vita, della speranza, e infinae della presa di coscienza che la fine è vicina.
Fragments: l'installazione dedicata a Peter Liechti
RSI Info 26.01.2016, 23:36
"Dedications"è il titolo del filmato, "Fragments" quello dell'installazione che vede tre schermi giganti con le immagini girate da Liechti nei suoi tanti anni di lavoro. Frammenti in Super 8 pieni di poesia, immagini di un'Africa che ha frequantato da vicino, e il presente della malattia.
Non siamo certo nell'intrattenimento. Ma la cura e l'amore che i suoi collaboratori hanno messo nel lavoro, hanno fatto nascere un insieme complesso e bello, sì si può dire, bello, anche se siamo davanti alla morte.
CF
Cristina Foglia parla di Peter Liechti su Rete Due (Finestra aperta, 26.1.2016)
RSI Info 27.01.2016, 09:17