Gli anni Novanta sono finiti. Questa volta per davvero. La Svizzera era rimasta intrappolata nel passato con l'«ingombrante» traforo ferroviario del San Gottardo che rallentava i convogli (anche quelli dalle linee più sfrenatamente futuristiche), costringendoli a muoversi a passo d'uomo.
Una sorta di "pantano" dal punto di vista logistico, fatto di cunicoli, gallerie e trafori elicoidali. Per carità, grandi rivoluzioni, anzi, capolavori dell'ingegneria. Ma che risultavano improponibili, addirittura imbarazzanti nel Millennio. Il 1° giugno 2016, una fine "simbolica" degli anni Novanta per la Confederazione, "nordsud" è una parola sola.
Adesso la musica cambia: Berlino-Milano con due ore in meno già nel 2016, Amburgo-Roma meno tre ore, Zurigo-Firenze un'ora e mezza. E nel 2020 con la galleria del Monte Ceneri ci sarà un'ulteriore spinta sull'acceleratore. Il futuro finalmente può iniziare.
px