Economia e Finanza

Banca nazionale svizzera sotto accusa

Gli economisti dell’Osservatorio della BNS denunciano l’istituto di potenziare le proprie riserve a discapito di cantoni e Confederazione

  • 15 gennaio, 11:39
  • 15 gennaio, 13:05
Banca nazionale svizzera
  • Keystone
Di: ATS/gfont

Piovono accuse contro la Banca nazionale svizzera. Il gruppo di economisti noto con il nome di SNB-Observatory critica infatti l’istituto, rimproverandolo di non versare contributi a cantoni e Confederazione, ma di potenziare in modo autonomo le proprie riserve.

In una dettagliata presa di posizione pubblicata lunedì, gli esperti ricordano che in base alle cifre provvisorie diffuse lo scorso 9 gennaio la banca ha subito nel 2023 una perdita di 2,8 miliardi di franchi. Nonostante il disavanzo complessivo, l’istituto ha comunque deciso di assegnare un importo positivo agli accantonamenti per riserve monetarie di 10,5 miliardi, che hanno così raggiunto i 113 miliardi. Allo stesso tempo la riserva per future ripartizioni agli enti pubblici è passata da - 39,5 a -52,8 miliardi.

Secondo gli specialisti però, la mancata distribuzione a cantoni e Confederazione non è il risultato della situazione finanziaria della BNS, che potrebbe senza difficoltà permettersi l’erogazione dei 6 miliardi stanziati negli anni precedenti. “Cantoni e Confederazione hanno ragione a lamentarsi di una politica di accantonamento arbitraria” sottolinea l’SNB-Observatory, che aggiunge come tale comportamento privi gli enti pubblici di una parte di patrimonio che spetterebbe loro di diritto.

I membri dell’osservatorio chiedono quindi l’intervento del consiglio della banca. Tale organo di vigilanza sarebbe infatti in grado di modificare questa prassi, in quanto è parte del suo mandato approvare la politica degli accantonamenti proposta dalla direzione generale.

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Telegiornale 09.01.2024, 12:30

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