Economia e Finanza

Cauto ottimismo della Banca nazionale

Thomas Jordan, pandemia permettendo, si attende una evoluzione positiva - Sorvegliato il mercato immobiliare

  • 29 maggio 2021, 16:57
  • 20 novembre, 20:20
01:30

Thomas Jordan guarda al prossimo anno con cauto ottimismo

Telegiornale 29.05.2021, 14:30

Di: Diem/ATS 

Il presidente della Banca nazionale svizzera (BNS) Thomas Jordan si è detto cautamente ottimista sull'evoluzione della congiuntura elvetica quest'anno e il prossimo. Per il fallimento dell'accordo quadro con l'Unione europea addossa la colpa alla politica. "È compito della politica delineare le relazioni economiche con l'Europa", afferma Jordan in un'intervista pubblicata sabato dalla Schweiz am Wochenende. "L'Europa è e resta molto importante per l'economia elvetica", sottolinea.

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Quanto all'evoluzione congiunturale, il presidente della BNS mostra un prudente ottimismo per il 2021 e 2022, "ma non posso pronosticare tempi d'oro". L'incertezza resta elevata, sia a causa della pandemia che della ripresa dell'economia mondiale. "Lo scorso anno in Svizzera abbiamo avuto la maggiore contrazione economica dagli anni '70, a livello globale perfino la maggiore dalla Seconda guerra mondiale", ricorda Thomas Jordan.

Quest'anno il prodotto interno lordo elvetico dovrebbe tornare sui livelli di fine 2019. "Diversi rami si trovano già in una situazione molto buona, altri continuano a soffrire, come il turismo, il settore degli eventi, la ristorazione, i centri sportivi, eccetera. Qui la ripresa richiede più tempo", nota.

Il mercato immobiliare, secondo Thomas Jordan, "resta un fattore di incertezza che teniamo d'occhio". In Svizzera i valori di stima degli immobili sono stroppo elevati. Le banche non dovrebbero correre rischi troppo grandi nella concessione di crediti e gli acquirenti devono tenere presente che i tassi d'interesse potrebbero tornare a salire. Ciò che potrebbe far diminuire i prezzi ma anche mettere in difficoltà le persone che non potranno permettersi spese più elevate. "Ma al momento non osserviamo grandi movimenti e non vediamo indizi di un cambio di rotta repentino", spiega dalle colonne del settimanale il 58enne economista e banchiere centrale ribadendo che il livello dei tassi d'interesse resta estremamente basso.

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