Il Gruppo Cornèr Banca conferma la sua solidità. Anche nel 2015 ha registrato risultati in crescita nonostante un quadro normativo, finanziario ed economico sfavorevole. I ricavi sono aumentati, salendo del 3,4% a 395,4 milioni di franchi; pure in ascesa è l’utile netto, attestatosi a 50,8 milioni di franchi svizzeri. La somma di bilancio è aumentata dell’1,6%, superando i 6,5 miliardi di franchi e i depositi dei clienti arrivano a un totale di 4,85 miliardi.
Diversi gli elementi esterni che hanno contraddistinto l’andamento degli affari dell’Istituto luganese durante lo scorso anno. Tra questi la decisione della Banca nazionale svizzera di abbandonare il limite di 1,20 per il cambio euro-franco ha provocato un terremoto sui mercati internazionali.
Il 2015 è stato anche l’anno della “voluntary disclosure”, l’autodenuncia fiscale per la riemersione dei capitali non dichiarati dei cittadini italiani, conclusasi a fine dicembre. Non è però mancato il punto finale per Cornèr alla controversia fiscale con gli Stati Uniti.
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