Il lockdown imposto su scala praticamente mondiale per arginare il coronavirus ha influito pesantemente sul primo semestre di Swatch, i cui canali di distribuzione sono stati interrotti in alcune fasi nella misura dell'80%. Il leader mondiale dell'orologeria ha subito una perdita di 308 milioni di franchi fra gennaio e giugno, a fronte dell'utile di 415 milioni ottenuto dodici mesi fa.
Pure il fatturato, sceso del 43,3% a 2,20 miliardi, ha accusato un duro colpo, precisa in una nota di martedì il gruppo con quartier generale a Bienne. La performance è peggiore delle previsioni formulate dagli analisti
Tuttavia, nei mercati che si sono già messi alle spalle il lockdown, la domanda dei clienti è ora molto elevata. La società assicura a questo proposito di aver ristabilito la redditività operativa a partire da giugno. La direzione prevede uno scatto nella seconda metà dell'anno, in grado di rimediare al buco del primo semestre.
Malgrado i mesi difficili trascorsi, il gruppo non intende ridurre il personale. "Non siamo un gruppo che licenzia in Svizzera, nemmeno in tempo di crisi", ha detto un portavoce. Attualmente, 6'000 collaboratori nella Confederazione continuano a lavorare a orario ridotto, mentre altri 2'500 impiegati compensano le ore di lavoro straordinario o hanno optato per un congedo non retribuito. I restanti 8'500 lavorano invece a pieno regime.