Gli economisti delle istituzioni finanziarie private europee rivedono leggermente al ribasso le stime di crescita per l'Eurozona. Dal secondo report della Banca centrale europea Survey of professional forecasters emerge che le previsioni per il 2016 indicano un aumento del Prodotto interno lordo dell'1,5%, mentre a gennaio si parlava ancora di un +1,7%. Per il 2017 la stima è stata abbassata all'1,6% dall'1,8.
Secondo gli economisti, "la crescita economica verrà guidata dalla domanda interna sostenuta dalla politica monetaria e dall'attuale livello basso dei prezzi energetici", rileva una nota della BCE.
Tagliate anche le stime per l'inflazione per quest'anno (da 0,7% a 0,3%) e il prossimo (1,4 da 1,3%) principalmente a causa dell’andamento dei prezzi del petrolio. L'influenza dovrebbe limitarsi al breve periodo. Secondo la BCE in seguito i prezzi energetici dovrebbero tornare a contribuire positivamente all'inflazione che l’istituto mira a stabilizzare attorno al 2% annuo.
Diem/ATS