Il popolo voterà sull’iniziativa di Thomas Minder contro i salari abusivi. L’industriale ha annunciato, in una intervista al Bund e al Tages Anzeiger, di non volere ritirarla nonostante il Parlamento abbia accettato il controprogetto indiretto che riprende, in modo meno incisivo, le principali rivendicazioni dell’imprenditore sciaffusano.
Gallery audio - Salari abusivi, Minder non molla
Il servizio di Johnny Canonica
RSI Info 28.06.2012, 14:19
Egli sostiene di aver preso questa decisione dopo aver ricevuto centinaia di e-mail che alla fine l'hanno convinto a non desistere. Mentre l’iniziativa Minder chiede il divieto assoluto dei cosiddetti paracaduti dorati, il controprogetto contempla delle eccezioni. Esse devono tuttavia garantire l’interesse dell’azienda e essere proposta dal CdA all’assemblea degli azionisti che dovrà approvarle con la maggioranza dei due terzi.
Una "storia infinita"
L’iniziativa, depositata all’inizio del 2008 e lanciata due anni prima come reazione al versamento di salari ritenuti eccessivi che si moltiplicavano in alcune grosse aziende e banche, ha fatto nascere un dibattito interminabile e spesso poco comprensibile per i cittadini: anche alcuni parlamentari in privato confidavano di avere perso il filo del discorso. Così un controprogetto diretto era stato respinto prima che le Camere accettassero nei giorni scorsi il controprogetto indiretto sotto forma di revisione legislativa.
Minder è ottimista
Thomas Minder - senza partito ma appartenente al gruppo parlamentare dell'UDC - ammette di rischiare di andare contro alla maggioranza dei partiti borghesi, tra i quali gode di ampia simpatia. Nell'intervista si mostra tuttavia ottimista per quanto riguarda la votazione popolare. La battaglia si annuncia difficile, se economiesuisse scenderà in campo con 20 milioni di franchi, afferma ancora nell'intervista.
Critiche al Governo
Minder non ha risparmiato critiche non solo al Parlamento, ma anche al Governo, lui pure responsabile dell'allungarsi dei tempi. L'imprenditore ha detto che non sarebbe sorpreso se il voto fosse fissato al 3 marzo 2013, l'ultima data possibile.
Se la proposta dovesse venire respinta dal popolo, entrerebbe in vigore la revisione della legge voluta dalle Camere.
La politica si divide
Come è stato il caso in Parlamento, il mondo politico si è nuovamente spaccato nelle reazioni alla decisione di Minder: PPD e PLR hanno già annunciato una forte opposizione, mentre PS e Verdi sosterranno il testo. Quanto all'UDC, toccherà all'assemblea dei delegati esprimersi. I vertici democentristi affermano di poter accettare anche un "sì" della base.