Kuoni è sicura, non usa mezzi termini: il franco forte avrà effetti “significativamente negativi” sull’utile netto e operativo dell’agenzia di viaggi. Il settore dell’organizzazione di viaggi individuali e pacchetti è dunque stato messo in vendita e dovrebbe essere ceduto entro l’anno.
Nell’attività di operatore turistico le prenotazioni sono nettamente diminuite nei primi cinque mesi del 2015. La società elvetica in un comunicato diramato oggi, giovedì, parla di un calo di riservazioni del 13% nelle unità Outbound Europa/Asia, che riunisce le attività in partenza da Svizzera, Regno Unito, Benelux, India, Hong Kong, nonché Outbound Nordic (paesi scandinavi).
A causa dell’apprezzamento della moneta elvetica dopo l’abbandono da parte della Banca centrale della soglia minima di cambio con l’euro, a soffrire è stato soprattutto il mercato interno. Si registra invece un’evoluzione da lieve a positiva sugli altri mercati.
La divisione messa sul mercato dà lavoro a 3'800 persone e nel 2014 ha generato un fatturato di oltre 2 miliardi di franchi. Kuoni intende ora concentrarsi sulla sua attività principale di fornitore di servizi per il turismo mondiale.
ATS/ludoC