“L’Iran ha commesso un grave errore e ne pagherà il prezzo”. Lo ha dichiarato Benjamin Netanyahu, dopo i lanci di quasi 200 missili iraniani che nella serata di ieri, martedì, hanno preso di mira lo Stato ebraico ma sono stati quasi tutti abbattuti. “Ci sono persone a Teheran che non lo capiscono. Lo capiranno”, ha sottolineato il premier israeliano. L’esercito israeliano ha preannunciato che ci sarà una rappresaglia. L’Iran colpirà “tutte le infrastrutture” di Israele se verrà attaccato, ha per parte sua replicato nella notte il generale Mohammad Bagheri, capo di stato maggiore dell’esercito della Repubblica islamica.
Nel frattempo la Confederazione “raccomanda alle persone di cittadinanza svizzera di lasciare” l’Iran “con i loro propri mezzi, se ciò appare possibile e sicuro”. Raccomandazioni analoghe sono state emesse anche da altri Paesi, tra cui Francia e Germania.
L’aeronautica israeliana ha riconosciuto danni alle basi militari prese di mira nell’attacco iraniano, ma non tali da fermarne le operazioni, mentre quelli - limitati - ai centri abitati sarebbero da ricondurre essenzialmente alla caduta di detriti di vettori abbattuti.
Intanto Israele ha rafforzato con reparti di fanteria blindati le sue truppe di terra nel sud del Libano, dove ha riconosciuto la morte di otto dei suoi soldati.
Notte di fuoco in Medioriente
Telegiornale 02.10.2024, 12:30
Notiziario 06.00 del 2.10.2024 La corrispondenza di Michele Giorgio
RSI Info 02.10.2024, 06:04