Il capo dei servizi di sicurezza ucraini, Nalyvaichenko, ha sostenuto che l'operazione antiterrorismo, lanciata in febbraio dall'allora presidente Ianukovich a Kiev, fu di fatto l'organizzazione di omicidi di massa e ne ha attribuito la colpa al vecchio potere.
Secondo Nalyvaichenko, che si è espresso durante una conferenza stampa sui risultati preliminari della relativa inchiesta, alcuni agenti dei servizi di sicurezza russi sarebbero stati implicati nella pianificazione e la messa in atto dell’azione contro i manifestanti in piazza Maidan, che ha portato all’uccisione di quasi 90 persone e alla caduta del Governo.
Mosca accusa i nazionalisti
Queste affermazioni sono però state smentite da Mosca che, congiuntamente al campo filorusso ucraino, ha accusato i membri di alcuni movimenti nazionalisti del vicino paese di essere gli autori degli spari mortali.
ATS/CC
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Il servizio di Stefano Grazioli
RSI Info 03.04.2014, 20:38