Presidenziali statunitensi

A pochi giorni dalle primarie, Christie esce di scena

Si restringe la lista degli aspiranti alla nomination repubblicana negli Stati Uniti - In tv il duello fra Haley e DeSantis, i due aspiranti “anti-Trump”

  • 11 gennaio, 09:08
  • 11 gennaio, 10:55
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Chris Christie

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Di: ATS/pon

Chris Christie getta la spugna e si ritira dalla corsa alla Casa Bianca. “Sono orgoglioso di quanto fatto finora. Le campagne elettorali sono fatte per vincere” e “mi è chiaro che non ho una strada per conquistare la nomination e per questo sospendo la mia campagna”, ha detto l’ex governatore del New Jersey durante un incontro nel New Hampshire. Nell’annunciare la sua decisione, Christie ha attaccato il favorito Donald Trump: “Meritiamo di meglio. Non è adatto alla presidenza e chi non lo dice apertamente è altrettanto inadatto. Preferisco perdere dicendo la verità, che vincere dicendo bugie”.

Con l’uscita di Christie si restringe la platea di candidati repubblicani al 2024. Nikki Haley potrebbe essere la maggiore beneficiaria dell’addio di Christie in termini di consensi. Questo potrebbe favorirla e rafforzare la sua ascesa in vista dei caucus dell’Iowa - dove comunque è nettamente staccata da Donald Trump - ma soprattutto delle primarie in New Hampshire, dove il distacco è più contenuto.

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Ron DeSantis e Nikki Haley si sono affrontati senza esclusione di colpi

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Haley si è scontrata mercoledì sera in un dibattito televisivo con Ron DeSantis, in quella che al momento è la sfida per il secondo posto e per il ruolo di maggiore rivale di Trump. Si è trattato di un faccia a faccia perché il magnate già presidente ha ancora una volta snobbato le telecamere mentre Vivek Ramaswamy non si è qualificato per il dibattito diffuso da CNN perché troppo indietro nei sondaggi.

Haley e DeSantis non si sono risparmiati, sono state due ore senza esclusione di colpi (fra loro e nei confronti del grande assente) e senza un chiaro vincitore. La sua campagna sta “esplodendo”: “Non riesce a gestirla, come può gestire il Paese?”, ha puntato il dito Haley. Ma DeSantis non ha subito passivamente: l’ex ambasciatrice all’ONU “potrebbe essere più liberal del governatore della California Gavin Newsom”, ha detto osservando come alla “Casa Bianca non abbiamo bisogno di una contabile, ma di un leader”. Haley è “debole” sull’immigrazione, ha aggiunto DeSantis. I toni fra i due contendenti alla Casa Bianca sono saliti ancora di più sull’Ucraina. Haley ha ribadito il suo sostegno a Kiev perché “se vince la Russia, vince la Cina” su Taiwan. DeSantis invece ha ribadito la sua contrarietà, osservando come Haley sia più preoccupata dei confini ucraini che di quello americano.

Notiziario delle 06:00 del 11.01.2024

Notiziario 11.01.2024, 06:30

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