Turchia e Stati Uniti intendono tornare a normalizzare la loro relazione diplomatica dopo le divergenze emerse in seguito al sostegno statunitense ai curdi-siriani dell'YPG, che la Turchia considera terroristi e assedia da quasi un mese nell'enclave di Afrin.
Questa, in sintesi, la conclusione raggiunta al termine dell'incontro avvenuto venerdì tra il segretario di Stato americano Rex Tillerson e il suo omologo turco Mevlut Cavusoglu. I due paesi intendono portare avanti gli stessi obbiettivi nei confronti della Siria.
Il segretario di Stato americano nell'incontro con il presidente turco
La questione è stata anche al centro di un faccia a faccia a porte chiuse di oltre 3 ore tenutosi giovedì sera tra Rex Tillerson e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. La conversazione, secondo fonti americane, sarebbe stata "produttiva e aperta".
Intanto, il numero di militanti curdi dell'YPG e dell'IS uccisi, feriti o fatti prigionieri dall'inizio dell'offensiva turca, secondo le forze armate di Ankara, ammonta a 1’551. Le cifre però non sono ancora verificabili in modo indipendente sul terreno.
ATS/Nad