Julian Assange è apparso in tribunale a Londra, dopo essere stato arrestato giovedì nell'ambasciata dell'Ecuador, in base a una richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti. La Westminster Magistrates Court lo ha riconosciuto colpevole di aver violato i termini della cauzione nel 2012, per non essersi presentato allora dal giudice ed essersi invece rifugiato nell'ambasciata equadoriana.
Il fondatore di Wikileaks è stato fermato dalla polizia britannica anche in seguito a una richiesta di estradizione americana. Secondo il Dipartimento di giustizia statunitense, è ritenuto responsabile, in particolare, di cospirazione, con Chelsea Manning, finalizzata alla pirateria informatica. Se condannato, rischia fino a 5 anni di prigione.
Washington lo accusa di aver ricevuto dall'ex analista dell'intelligence parte delle password dei computer della difesa, per accedere a materiale riservato, reso poi pubblico nel 2010. Gli inquirenti hanno pure confermato che l'arresto è stato eseguito sulla base del trattato di estradizione, tra Stati Uniti e Gran Bretagna.
Australiano di origine, il 47enne aveva ricevuto asilo fin dal 2012 dall'ambasciata dell'Ecuador - rifugio concesso dall'allora presidente Rafael Correa e revocato ora dal successore, Lenin Moreno, che gli ha tolto pure la cittadinanza - per sfuggire a un mandato di cattura britannico, rimasto in piedi ormai solo per ragioni procedurali.
Assange arrestato
Telegiornale 11.04.2019, 14:30
bin/NOT