L'esplosione di un'autobomba, giovedì a Bogotà, ha provocato la morte di dieci agenti e il ferimento di altre 65 persone. L'attentato è stato perpetrato all'ingresso di un'accademia di polizia. Testimoni hanno riferito che il veicolo ha forzato il posto di blocco per poi schiantarsi contro un edificio.
Il presidente colombiano Ivan Duque, non in sede, ha annunciato il suo immediato ritorno nella capitale. Il paese -ha commentato- si rattrista, ma non si piega.
Più o meno contemporaneamente, l'Esercito di liberazione nazionale rivendicava il sequestro, l'11 gennaio nel nord-est, dell'elicottero di una società portavalori e dei tre a bordo. Nel relativo comunicato, i ribelli sostengono che la regione è attualmente oggetto "della più feroce offensiva degli ultimi anni", con l'obbiettivo d'annientare la resistenza e facilitare il saccheggio realizzato dalle multinazionali.
AFP/ANSA/dg