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Burning Man, tutti a casa dopo il disastro

Dopo esser rimasti intrappolati per giorni in un'area desertica del Nevada trasformata in pantano dalle piogge, i partecipanti all'evento hanno potuto andarsene

  • 5 settembre 2023, 07:10
  • 5 settembre 2023, 14:57

RG 07.00 del 05.09.2023 - La corrispondenza di Andrea Vosti

RSI Mondo 05.09.2023, 07:06

  • Keystone
Di: AFP/ATS/EnCa

Migliaia di partecipanti al festival Burning Man, rimasti intrappolati per diversi giorni nel deserto del Nevada, trasformatosi in un pantano dopo le forti piogge, hanno iniziato a tornare a casa lunedì. Circa 70'000 persone hanno preso parte a questo raduno annuale. Con il sole che tornava a splendere sulla comunità di "Black Rock City", le strade sono state riaperte lunedì pomeriggio, dando il via al processo di chiusura ufficiale.

Fondato nel 1986 a San Francisco, il Burning Man è un raduno annuale, in parte celebrazione della controcultura e in parte ritiro spirituale. Dagli anni '90 si tiene nel deserto di Black Rock, in Nevada. L'accesso a Black Rock City è stato chiuso venerdì a causa del maltempo, che ha trasformato la "Playa", un enorme campo all'aperto, in una distesa fangosa impraticabile.

Il festival, per il quale i biglietti costano centinaia di dollari, culmina ogni anno con la cerimonia in cui si incendia un'effigie di legno alta circa 12 metri, evento che è stato rinviato a lunedì sera. Secondo la polizia dello Stato, il maltempo durante la manifestazione ha causato un morto, ma le autorità non hanno fornito ulteriori dettagli sulle circostanze del decesso.

L'anno scorso il Burning Man ha dovuto affrontare un'intensa ondata di calore, con forti venti che avevano già reso l'esperienza difficile per i "burners", come sono stati soprannominati i frequentatori del festival.

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