Il Dalai Lama ha annullato il suo viaggio in Sudafrica. Secondo le prime informazioni, il Governo di Pretoria sarebbe in procinto di rifiutare il visto all’autorità spirituale, invitata al summit dei premi Nobel, che si terrà in ottobre a Città del Capo.
"Mi è stato comunicato che il Governo non può accordare il diritto d’entrata al Dalai Lama perché questo turberebbe le relazioni tra Cina e Sudafrica", ha dichiarato il portavoce della guida spirituale tibetana. Immediata la risposta su Twitter del ministero degli affari esteri sudafricano: "l’ambasciata in India ha ricevuto la domanda dal massimo esponente tibetano e per ora non è stato emesso ancora nessun rifiuto".
Intanto, i premi nobel sudafricani, l’arcivescovo Desmond Tutu e l’ex presidente Frederik de Klerk, hanno fatto sapere che il summit si trasformerà in un momento di protesta agli occhi del mondo se il Governo non concederà il visto.
Una polemica simile era scoppiata già nel 2011, quando Pretoria non aveva mai dato seguito alla domanda dell’autorità spirituale di partecipare agli 80 anni proprio di Tutu. In quell’occasione, dopo le forti proteste dell’arcivescovo, la Corte suprema sudafricana aveva dichiarato "illegale" l’operazione. Il Governo aveva giustificato la sua azione con ragioni di interesse nazionale, l’importanza quindi di non turbare le relazioni commerciali con Pechino. Nel 2009 la Conferenza di Pace a Johannesburg venne cancellata sempre per lo stesso motivo.
ATS/FrCa/Radiogiornale
RG 12.30 del 04/09/2014 La corrispondenza di Lorella Beretta
RSI Info 04.09.2014, 14:35
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