Francia: polemica sull'abaya

In Francia è polemica dopo la decisione del governo di vietare l’abaya (un lungo abito femminile, comune in diversi paesi musulmani) nelle scuole, in nome della laicità. I critici del provvedimento dicono che l’abito - come il suo corrispettivo maschile, il khamis –è una semplice questione di gusti e di moda, non un segno religioso, dunque non dovrebbe essere bandito.

Ma per Gabriel Attal - il nuovo ministro dell’educazione nazionale e della gioventù, in carica dal 20 luglio nel governo di Elisabeth Borne – si tratta di un’infrazione al principio fondatore della Repubblica, il secolarismo, e in alcuni casi è un pretesto per destabilizzare gli istituti scolastici.

“Dobbiamo essere uniti e lo saremo. L’abaya non ha posto nella scuola, come i simboli religiosi”. Una lege del 2004 in Francia proibisce di indossare nelle scuole il velo islamico, la kippa ebraica, grandi crocefissi o altri simboli “ostentatamente” religiosi.