Il presidente statunitense Joe Biden ha deciso martedì di vietare le importazioni di petrolio e gas naturale dalla Russia. L’embargo è stato decretato nell’ambito di una nuova stretta contro l’invasione dell’Ucraina.
Nel frattempo, gli sforzi della diplomazia vanno avanti, finora senza risultati eclatanti considerato che le aspettative di Kiev e Mosca non sono chiaramente soddisfatte dai negoziati bilaterali; c'è quindi molta attesa per l'incontro previsto giovedì 10 ad Antalya, in Turchia, tra i ministri degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba e il suo omologo di Mosca, Sergei Lavrov, con il capo della diplomazia turca Mevlut Cavusoglu a fare da mediatore.
Intanto l'Ucraina entra nel 13° giorno d'invasione dei russi e i primi civili hanno potuto lasciare alcune delle città assediate dalle forze russe, grazie all'apertura di corridoi umanitari.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha da parte sua dichiarato di essere pronto al dialogo, aprendo la possibilità a un compromesso sui territori del Donbass e della Crimea, ma che non significa la capitolazione.
La situazione sul campo evidenzia infine ancora pesanti bombardamenti russi sulle maggiori città ucraine, come pure in centri teoricamente meno rilevanti.
Profughi ucraini in Polonia
L'avanzata russa in Ucraina (in rosso le zone sotto il controllo di Mosca)
Alex Ricordi, Enrico Campioni, Simone Fassora, Massimiliano Angeli e Stefano Pongan