Nel corso della notte fra giovedì e venerdì le forze di terra russe hanno bombardato il sito della più grande centrale nucleare in Europa, quella Zaporizhzhia. L'Agenzia atomica internazionale ha dichiarato che non sono stati rilevati aumenti del livello di radioattività.
I servizi di emergenza ucraini sono riusciti a spegnere l’incendio scoppiato in un edificio secondario della centrale. L’attacco non ha causato vittime, ma secondo le prime informazioni diffuse dalle autorità regionali, l'impianto è ora sotto il controllo dei militari russi. Zaporizhzhia è la più grande centrale atomica d'Europa e fornisce un quinto dell'energia dell'Ucraina.
L'attacco alla centrale nucleare
RSI Info 04.03.2022, 12:04
La centrale si trova nel sud dell'Ucraina, sulla linea del fronte, nella località di Enerhodar, nell'oblast (regione) di Zaporizhzhia, vicino all'estuario del fiume Dnepr, a nord-ovest della Crimea, a metà strada circa fra la città assediata di Mariupol e quella occupata dai russi di Kherson.
Il bombardamento della centrale giunge poche ore dopo l'annuncio che Russia e Ucraina avrebbero raggiunto un’intesa, nel secondo round di colloqui di giovedì, sulla creazione di corridoi umanitari con un possibile cessate il fuoco temporaneo. Ucraina e Russia hanno inoltre concordato di tenere presto un terzo round di colloqui, secondo quanto affermato da un negoziatore ucraino.
Le aree controllate dall'esercito russo a una settimana dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina
Il conflitto, che è iniziato nella seconda settimana, ha costretto un milione di persone alla fuga nei Paesi vicini, stando all'Alto commissario ONU per i rifugiati Filippo Grandi. A questo proposito la consigliera federale Karin Keller-Sutter ha comunicato questa mattina che la Svizzera è a disposizione per attivare lo statuto di protezione S ai rifugiati in arrivo dall'Ucraina.
Stefano Wingeyer, Elena Boromeo, Antonio Civile, Stefano Pongan