Dopo una notte di scontri, di violenze e di arresti, che aveva fatto temere il peggio, prosegue a Hong Kong la "rivoluzione degli ombrelli", ormai simbolo della protesta democratica perché usati dai manifestanti per difendersi dai gas lacrimogeni dellla polizia.
Decine di migliaia di studenti e cittadini stanno occupando pacificamente il centro della città, bloccando la zona tra il quartiere delle banche e quello commerciale di Causeway Bay. "Vogliamo solo la democrazia, staremo qui finche' il governo non ci darà risposte", dicono.
E se il governo dell'ex colonia britannica, dal 1997 regione della Cina ad amministrazione speciale, ha annunciato il ritiro della polizia, il commento della stampa ufficiale cinese è che le manifestazioni di piazza sono ordite da "estremisti politici": "Sono destinati al fallimento" perché "sanno bene che è impossibile modificare la decisione" sulle modalità delle elezioni del 2017 per il governatore.
M.Ang./ATS
Dal TG12.30:
RG 12.30 del 29.09.14 - L'intervista telefonica di Chiara Savi al sinologo Jean-Philippe Beja, presente proprio nel centro di Hong Kong