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Il Cremlino deplora Bruxelles

Il portavoce Peskov biasima la decisione di richiamare l'ambasciatore UE a Mosca dopo l'avvelenamento della spia russa a Londra

  • 23 marzo 2018, 12:06
  • 23 novembre, 02:06
Il ​​portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov

Il ​portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov

  • Reuters

Non si sono fatte attendere le reazioni della Russia alla decisione, presa giovedì da Bruxelles, di richiamare l’ambasciatore UE a Mosca dopo l'avvelenamento dell'ex spia russa Sergei Skripal in Gran Bretagna. Il Cremlino ha dichiarato venerdì di deplorare tale mossa. "Ci dispiace che ancora una volta vengano prese decisioni del genere usando la dicitura ‘molto probabilmente’", ha detto ai giornalisti il portavoce Dmitry Peskov.

Giovedì Bruxelles ha sostenuto Londra, accusando Mosca di essere "molto probabilmente" dietro questo avvelenamento. "La Russia non ha assolutamente nulla a che fare con il caso Skripal", ha insistito Peskov.

Il capo della diplomazia russa Sergueï Lavrov ha accusato Londra di spingere i suoi alleati verso un confronto con Mosca. "Non vediamo ancora fatti e la loro assenza suggerisce che tutto ciò è una provocazione", ha denunciato Lavrov, accusando la Gran Bretagna di voler "rendere più profonda possibile la crisi con la Russia". Nel frattempo anche 23 diplomatici britannici stanno lasciando la capitale russa.

AFP/Brav

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