L’industria pornografica californiana ha vinto la battaglia giuridica contro lo Stato californiano. Le autorità per la sicurezza e la sanità nel mondo del lavoro hanno infatti bocciato la proposta di rendere obbligatorio l’uso del preservativo e di particolari occhiali protettivi sui set a luci rosse.
Il voto si è chiuso con due contrari e tre favorevoli, ma per essere approvata la nuova norma ne richiedeva quattro. La decisione è stata presa dopo una lunga serie di audizioni e soprattutto dopo la levata di scudi degli addetti ai lavori che, nel timore che questo giro di vite avrebbe raffreddato l’entusiasmo degli spettatori e distrutto l’industria dell’hard core, aveva già minacciato di trasferire tutte le attività in altri Stati.
L’obbligo era stato pensato per ridurre il rischio di nuovi contagi di HIV. Attualmente, attori e attrici si sottopongono ogni due settimane a test sulle malattie sessualmente trasmissibili, mentre nei film girati nella contea di Los Angeles gli attori devono usare i preservativi in base ad una normativa approvata nel 2012. Obbligo che ora dovrebbe decadere. Quella californiana rappresenta l’85% dell’industria pornografica a stelle e strisce e conta un fatturato di oltre 4 miliardi di dollari all’anno.
ludoC/ATS