La fuga da X “è una strategia esplorativa”

Sempre più utenti stanno considerando di abbandonare X, il social network di Elon Musk, in favore di Bluesky, una piattaforma emergente. Questo fenomeno sembra essere legato al coinvolgimento di Musk nella politica statunitense e ai conseguenti cambiamenti nell’esperienza d’uso degli utenti su X.

Recentemente, l’amministrazione Trump ha infatti reso inaccessibili centinaia di siti web governativi, tra cui quello dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID), che Elon Musk intende chiudere. Sono stati rimossi anche contenuti sull’AIDS e rivolti alla comunità LGBTQ+.

Giovedì, l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha annunciato di essere presente su Bluesky, pur continuando a utilizzare X in parallelo. Secondo il portavoce Daniel Dauwalder, questa decisione fa parte della “strategia multipiattaforma” dell’UFSP e non è esplicitamente collegata alla politica del presidente statunitense.

Al momento, sono poche le istituzioni ad avere abbandonato definitivamente X, ma molte stanno iniziando a esplorare Bluesky. “Questa è una strategia tipica di esplorazione e adattamento”, ha spiegato Eleonora Benecchi, docente e ricercatrice della facoltà di comunicazione dell’USI, ai microfoni del Quotidiano. “C’è qualcosa di nuovo, lo esploro e poi vedo se funziona per me. È successo con MySpace quando è arrivato Facebook, con Mastodon quando X ha cominciato ad avere una profilazione politica e commerciale diversa da prima e adesso sta succedendo con Bluesky”.

Il recente interesse per Bluesky non deriva solo dalla diffidenza nei confronti di Musk e del suo coinvolgimento nel governo Trump, ma anche dai vantaggi e dalle opportunità che offre. Benecchi ha sottolineato che Bluesky offre un’esperienza decentralizzata, consentendo agli utenti di scegliere gli algoritmi di moderazione e i server su cui interagire, garantendo maggiore controllo sui contenuti e riducendo i fenomeni di disinformazione e di polarizzazione. Non è quindi l’assenza di Musk ad attirare nuovi utenti su Bluesky, quanto “il fatto che Bluesky offra un’esperienza d’uso completamente diversa da quella che al momento offre X,” ha aggiunto.

Mentre l’Università della Svizzera italiana e altre istituzioni stanno iniziando a valutare Bluesky, la cancelleria di Stato del Canton Ticino ritiene prematuro esprimersi in merito, trovandosi ancora in una fase di studio della piattaforma e delle sue potenzialità.