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Mondo

La fuga di Assad finisce a Mosca

Le forze ribelli hanno il controllo di Damasco, mentre la Russia concede asilo al presidente siriano e alla sua famiglia in fuga

  • 8 dicembre, 08:58
  • 8 dicembre, 19:19
Il presidente siriano, sfuggito alla rabbia popolare, si troverebbe in Russia.jpg

Il presidente siriano, sfuggito alla rabbia popolare, si troverebbe in Russia

  • Keystone
Di: RSI Info/EnCa/Pa.St. 

In Siria l’8 dicembre sarà ricordato come il giorno della fine del dominio della famiglia Assad, durato oltre mezzo secolo. Nella notte di domenica i ribelli del gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham hanno preso il controllo della capitale siriana Damasco, annunciando “l’inizio di una nuova era”.

In serata è giunta notizia dalla Russia che il deposto presidente Bashar al Assad è arrivato a Mosca con i familiari ed è stato concesso loro asilo.

02:25

I ribelli conquistano Damasco

Telegiornale 08.12.2024, 12:30

05:08

Notiziario

Notiziario 08.12.2024, 06:00

9 dicembre, 08:40

Iran pronto a dialogare con i ribelli ora al potere in Siria

Secondo fonti iraniane citate dall’agenzia Reuters, Teheran è pronta a dialogare con i ribelli ora al potere in Siria, in modo da prevenire “una traiettoria ostile fra i due Paesi” e favorire la stabilità del Paese.

9 dicembre, 07:59

I soldati statunitensi restano in Siria

Daniel B. Shapiro, assistente vicesegretario alla Difesa degli Stati Uniti per il Medio Oriente, ha dichiarato che la presenza militare USA continuerà in Siria ma “solo per garantire la sconfitta dell’IS e non ha nulla a che fare con altri aspetti di questo conflitto”.

“Chiediamo a tutte le parti in Siria di proteggere i civili, in particolare quelli delle minoranze, di rispettare le norme militari internazionali e di lavorare per raggiungere una soluzione politica”, ha detto Shapiro.

“Molti attori in questo conflitto hanno precedenti terribili, tra cui gli orribili crimini di Assad, i bombardamenti aerei indiscriminati della Russia e le atrocità dell’IS”, ha aggiunto Shapiro.

9 dicembre, 07:14

La Turchia vincitrice nel cambio di regime a Damasco

La Turchia, finora, appare come il principale vincitore della caduta di Bashar al Assad. Cosa ha da guadagnare il presidente turco Recep Tayyp Erdogan lo spiega il collaboratore da Istanbul. Ankara ha dato sostegno politico ed economico all’opposizione siriana ma ha anche ospitato milioni di profughi. Ora spera di modellare il nuovo Governo a Damasco e rimpatriare gli sfollati, partecipare alla ricostruzione della Siria e sfruttare i nuovi equilibri per indebolire i curdi sostenuti dagli Stati Uniti e presenti nel nord della Siria.

01:42

RG 07.00 del 09.12.2024 La corrispondenza di Filippo Cicciù

RSI Info 09.12.2024, 07:10

  • keystone
9 dicembre, 06:18

Il Consiglio di sicurezza discute della situazione in Siria

Il Consiglio di sicurezza dell’ONU discuterà della situazione in Siria in una riunione a porte chiuse lunedì pomeriggio, alle 15 ora di New York (le 21 in Svizzera). La riunione era stata richiesta in precedenza dalla Russia.

8 dicembre, 23:13

L'asilo di Mosca ad Assad si spiega così

“La famiglia Assad è stata il fulcro della strategia del Cremlino in Medio Oriente fin dal 1971”. Per il giornalista Giuseppe D’Amato l’asilo concesso dalla Russia allo spodestato presidente siriano non è una sorpresa. Ecco la sua lettura per Infonotte.

01:48

Infonotte del 08.12.24, l'analisi di Giuseppe D'Amato

RSI Info 08.12.2024, 23:07

8 dicembre, 21:43

Le fasi della caduta del regime

05:49

Cosa sta succedendo in Siria?

Telegiornale 08.12.2024, 20:00

8 dicembre, 21:27

Siriani in Libano, tra chi non sa cosa fare e chi è pronto a tornare in patria

Incertezza e gioia. Queste due emozioni caratterizzano quello che molti siriani che vivono in Libano stanno provando in questi giorni.

Il Libano negli ultimi 13 anni ha accolto circa un milione di siriani che sono fuggiti dalla guerra.

Ora in molti festeggiano per le strade, ma l’incertezza è ancora tanta e molti non sanno se torneranno nel loro Paese d’origine.

02:33

Rifugiati siriani in Libano

Telegiornale 08.12.2024, 20:00

8 dicembre, 20:55

Gli USA colpiscono obiettivi dell'IS

Il Comando centrale degli Stati Uniti (CENTCOM) ha fatto sapere di aver condotto questa domenica oltre 75 attacchi aerei nella Siria centrale, contro obiettivi dello Stato Islamico.

La CENTCOM ha dichiarato che le offensive hanno avuto come finalità quella di garantire che l’IS non approfittasse della situazione in Siria.

8 dicembre, 20:03

Joe Biden: "Finalmente il regime è caduto"

“Finalmente il regime di Assad è caduto. Questa è un’opportunità storica per il popolo siriano”. Lo ha detto il presidente statunitense Joe Biden alla Casa Bianca, aggiungendo che “Assad deve essere portato davanti alla giustizia e punito”.

“Gli Stati Uniti proteggeranno i vicini della Siria in questo periodo di transizione: Iraq, Giordania e Israele”, ha poi proseguito Biden. “Lavoreremo con tutti i gruppi i siriani al fine di costruire una nazione indipendente”. Salvo comunque mettere in guardia sul fatto che “alcuni gruppi ribelli” hanno “precedenti di terrorismo”.


8 dicembre, 19:51

Russia: "Urgente convocare il Consiglio di sicurezza"

La Russia ha chiesto per lunedì una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza dell’ONU dopo la caduta del regime di Assad.

“In relazione agli ultimi eventi in Siria, la cui portata e le cui conseguenze per questo Paese e per l’intera regione non sono ancora state misurate, la Russia ha chiesto urgenti consultazioni a porte chiuse del Consiglio di sicurezza”, ha affermato il vice rappresentante della Russia alle Nazioni Unite, Dmitri Poliansky, su Telegram.

Di diverso tenore le parole del segretario generale dell’ONU Antonio Guterres che ha salutato “la caduta del regime dittatoriale” di Bashar al-Assad e ha reiterato il suo appello a proteggere “i diritti di tutti i siriani”. Si tratta, secondo Guterres, di “un’occasione storica per costruire un futuro stabile e pacifico”.

8 dicembre, 19:04

Bashar al Assad è a Mosca

Il presidente siriano Bashar al Assad e la sua famiglia sono a Mosca, ha annunciato domenica sera l’agenzia di stampa russa citando una fonte del Cremlino.

“Assad e i membri della sua famiglia sono arrivati a Mosca. La Russia, per motivi umanitari, ha concesso loro asilo”, ha dichiarato la fonte alle agenzie di stampa statali TASS e Ria Novosti.

Il presidente siriano, sfuggito alla rabbia popolare, si troverebbe in Russia.jpg

Il presidente siriano, sfuggito alla rabbia popolare, si troverebbe in Russia

  • Keystone
8 dicembre, 17:27

I siriani in Svizzera manifestano gioia per la caduta di Assad

La comunità siriana in esilio in Svizzera ha reagito con gioia alla caduta del regime di Bashar al Assad. Una manifestazione spontanea è stata programmata per il tardo pomeriggio di domenica a Berna.

Secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica, alla fine del 2023 nella Confederazione vivevano circa 28’000 cittadini siriani.

Berna.jpg

Siriani, ma anche persone che solidarizzano, si sono radunate davanti alla stazione di Berna

  • SRF/Noemi Ackermann
8 dicembre, 17:13

Amnesty: "Processi equi per i responsabili dei crimini sotto il regime"

Secondo Amnesty International i responsabili delle violazioni dei diritti umani sotto il regime spodestato di Bashar al-Assad devono essere assicurati alla giustizia e processati in “processi equi”, si tratta di una “opportunità storica” per porre fine a decenni di repressione.

“I presunti responsabili di crimini di diritto internazionale e di altre gravi violazioni dei diritti umani devono essere indagati e, se del caso, perseguiti per i loro crimini in processi equi”, ha dichiarato in un comunicato la segretaria generale di Amnesty International Agnès Callamard.

8 dicembre, 16:34

Al-Jolani parla nella grande moschea di Damasco

Il capo dei ribelli siriani Abu Mohammad al-Jolani è stato accolto domenica pomeriggio nella famosa moschea degli Omayyadi a Damasco, dove ha pronunciato un discorso, dopo aver conquistato la capitale dalle forze di Bashar al-Assad.

Al momento di entrare nella moschea situata nella città vecchia di Damasco, il capo del gruppo islamista radicale Hayat Tahrir al-Sham (HTS) è stato accolto da una folla che scandiva “Allah Akbar” (Dio è il più grande), secondo i video che circolano nei media.

8 dicembre, 16:15

Siria, "al potere ci sono degli pseudo moderati"

Un’intensa guerra civile e poi un periodo di apparente stabilità in Siria. Stabilità che si è sgretolata in dieci giorni, domenica con la caduta del regime Assad. Come è stato possibile? Le considerazioni del professore Riccardo Redaelli dell’Università Cattolica di Milano.

8 dicembre, 13:47

La Confederazione auspica riconciliazione

Dopo la caduta del regime di Assad in Siria, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha invitato tutte le parti a proteggere i civili, a rispettare il diritto internazionale umanitario e a impegnarsi per la pace e la riconciliazione. Il DFAE - si legge in un post pubblicato domenica su X - sta monitorando attentamente la situazione in seguito agli ultimi sviluppi.

8 dicembre, 13:35

Che fine ha fatto Assad?

I ribelli sono entrati nella capitale siriana Damasco e il regime di Assad è caduto. Ma che fine ha fatto il presidente Bashar al Assad? Sembra che sia partito da Damasco a bordo di un aereo che, dopo qualche minuto di volo, ha effettuato una virata di 180 gradi per poi sparire dai radar, come si evince dai dati di Flightradar24. Secondo fonti siriane citate dalla Reuters e non verificabili, si sarebbe verificato un incidente aereo.

Nel frattempo il ministero degli esteri russo ha invece confermato che ha lasciato la Siria dopo essersi dimesso da presidente “A seguito dei negoziati con alcuni partecipanti al conflitto armato sul territorio della Siria, Assad ha deciso di lasciare la carica presidenziale e ha lasciato il paese, dando istruzioni per effettuare pacificamente il trasferimento del potere” si legge in un comunicato.

8 dicembre, 13:20

Macron: "La Francia resta impegnata per la sicurezza di tutti in Medio Oriente"

“Rendo omaggio al popolo siriano, al suo coraggio, alla sua pazienza”. Lo ha scritto su X il presidente francese Emmanuel Macron, dopo la presa di Damasco da parte dei ribelli e la caduta del regime Assad. “In questo momento di incertezza - ha aggiunto - auguro pace, libertà e unità”. E assicura che la Francia continuerà a impegnarsi “per la sicurezza di tutti in Medio Oriente”.

8 dicembre, 12:43

La testimonianza da Damasco del cardinale Mario Zenari

8 dicembre, 12:09

La scheda del Telegiornale su Abu Mohammad al Jolani e l’HTS

01:59

TG 20.00 del 01.12.2024: La scheda su Abu Mohammad al Jolani e l'HTS

RSI Info 08.12.2024, 12:07

8 dicembre, 11:59

La fine di Assad è un “grande sollievo”, dice Berlino

“La fine di Assad è il primo grande sollievo per milioni di persone in Siria”, ha dichiarato domenica la responsabile della diplomazia tedesca Annalena Baerbock, mettendo in guardia dall’arrivo di altri radicali nel Paese.

“Il Paese non deve cadere nelle mani di altri radicali, qualunque forma essi assumano. Chiediamo quindi alle parti di assumersi le proprie responsabilità nei confronti di tutti i siriani”, ha aggiunto la Baerbock in un comunicato stampa, poche ore dopo la caduta del presidente siriano Bashar al Assad a seguito di un’offensiva lampo dei ribelli.

8 dicembre, 11:56

Pechino auspica il ritorno alla stabilità in Siria

Il Ministero degli Esteri cinese ha auspicato domenica che la Siria “torni alla stabilità il prima possibile”, dopo la presa di Damasco da parte dei ribelli islamisti e la fuga del presidente Bashar al Assad.

Pechino sta “seguendo da vicino gli sviluppi in Siria e spera che la Siria torni alla stabilità il prima possibile”, ha dichiarato il Ministero degli Esteri in un comunicato.

“Il governo cinese ha assistito attivamente i cittadini cinesi che desiderano lasciare la Siria in modo sicuro e ordinato e ha mantenuto i contatti con i cittadini cinesi rimasti in Siria”, ha asserito il Ministero, che giovedì ha consigliato ai suoi cittadini di lasciare la Siria “il prima possibile”.

8 dicembre, 11:52

Per Ankara Assad è già lontano dalla Siria

Il Ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha dichiarato domenica che il presidente siriano Bashar al Assad è probabilmente fuori dal territorio della Siria dopo che i ribelli islamisti hanno affermato che è fuggito dal Paese.

Assad è “probabilmente fuori dalla Siria”, ha detto Fidan al Forum di Doha, una conferenza internazionale in Qatar. Ha risposto a una domanda su dove si trovasse il leader siriano e se la sua vita fosse in pericolo.

8 dicembre, 10:36

"Gli Stati Uniti restano in Siria"

Gli Stati Uniti continueranno a mantenere la loro presenza nella Siria orientale e adotteranno le misure necessarie per prevenire una recrudescenza dello Stato islamico. Lo ha dichiarato domenica Daniel Shapiro, vice segretario alla Difesa per il Medio Oriente.

8 dicembre, 10:12

Ecco chi è Abu Mohammad al-Jolani

Chi è Abu Mohammad al-Jolani, il leader islamista della coalizione di ribelli che ha scatenato un’offensiva lampo in Siria?

8 dicembre, 09:37

Un simbolico "trasferimento del potere"

I ribelli hanno prelevato il primo ministro dal suo ufficio simboleggiando un “trasferimento del potere”.

00:35

Siria, i ribelli hanno prelevato il primo ministro simboleggiando un “trasferimento di potere”

RSI Info 08.12.2024, 09:36

8 dicembre, 09:35

La caduta del regime e dei suoi simboli

L’abbattimento della statua del padre del presidente Bashar al Assad a Latakia

00:19

Siria, la caduta del regime e dei suoi simboli

RSI Info 08.12.2024, 09:33

8 dicembre, 09:27

L'esercito israeliano nella zona cuscinetto del Golan

L’esercito israeliano ha fatto sapere di essere entrato nella zona cuscinetto del Golan, al confine tra Siria e Israele, per impedire ai ribelli siriani di entrare. E sottolinea che non sta in alcun modo interferendo con quanto sta accadendo in Siria.

8 dicembre, 09:00

I ribelli a Damasco: "L'inizio di una nuova era"

Nel giro di poche ore, nella notte di domenica a Damasco la situazione è precipitata: il gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham ha preso il controllo della capitale siriana e dei media di Stato. Gruppi di ribelli a guida islamica hanno annunciato “l’inizio di una nuova era”.