I centri istituiti in Italia e Grecia per ricevere i migranti e trattare celermente le domande d’asilo hanno permesso di gestire gli arrivi e di assicurare la registrazione e l'identificazione nella maggior parte dei casi, ma sono congestionati e richiedono con urgenza l’invio di nuovi esperti. Restano sforzi da fare, in particolare, per i minorenni non accompagnati. A dirlo non è una ONG che difende i profughi, ma una istituzione dell’Unione Europea: la Corte dei conti.
Oggi, martedì, l'Organizzazione internazionale delle migrazioni ha dal canto suo affermato di non essere a conoscenza di "casi comprovati di collusione fra trafficanti di esseri umani e organizzazioni non governative che operano per il salvataggio in mare dei migranti. Il fatto che le navi di soccorso operino così vicino alle coste libiche, tuttavia, può essere sfruttato dagli scafisti e per questo ruolo e regole di ingaggio delle ONG vanno meglio precisati.
Dal 1° gennaio al 23 aprile, un totale di 43'204 persone ha cercato rifugio in Europa giungendo via mare, l'80% delle quali approdando sulle coste italiane. I morti nel Mediterraneo sono stati 1'089.
pon/RG/ANSA