La Russia mira a prendere il pieno controllo del Donbass e dell’Ucraina meridionale, creando un corridoio di terra che colleghi il territorio occupato a Est con la Crimea, la penisola affacciata sul Mar Nero già annessa dalle truppe di Mosca nel 2014. A dirlo oggi, venerdì, è il vicecomandante del distretto militare centrale russo, Rustam Minnekayev, citato dall'agenzia Interfax.
L'obiettivo dichiarato oggi coincide con la nuova strategia messa in campo dal Cremlino dopo la ritirata da Kiev. Le forze russe si sono riorganizzate concentrandosi nella fascia sud-orientale e stringendo la morsa su Mariupol, ultimo baluardo della resistenza ucraina nella traiettoria tra il Donbass e la Crimea.
Gli ultimi combattenti ucraini sono ancora asserragliati nell'acciaieria di Azovstal, dove ci sarebbero anche numerosi civili. Al momento la Russia avrebbe rinunciato a un assalto, ma non è chiaro se e quando le persone verranno fatte evacuare.
Mariupol sotto assedio
Telegiornale 22.04.2022, 12:30
Ma Mosca potrebbe spingersi oltre la Crimea, più a ovest, fino al confine con la Moldova, dove c'è già una regione separatista che da 30 anni è presidiata da soldati russi. Almeno questo lasciano intendere le parole del comandante Minnekayev, secondo cui "il controllo del sud dell'Ucraina è un'altra via d'accesso alla Transnistria, dove ci sono prove dell'oppressione della popolazione di lingua russa".
Un piano di questo tipo, potrebbe comprendere anche la conquista di Odessa, città che finora è stata risparmiata dai bombardamenti.