"Inaccettabile affiancamento dell'immagine di Rolex alla devastazione di Milano e all'universo della violenza eversiva". È questo, secondo il noto produttore svizzero dell'orologeria di lusso, il risultato delle parole del premier Matteo Renzi e del ministro della interno Angelino Alfano, che all'indomani della manifestazione no-Expo hanno parlato di "teppistelli col Rolex" e "figli di papà con il Rolex" riferito ai facinorosi.
Per dirlo ai politici, ed a tutti gli italiani, la società ha pubblicato mercoledì una lettera aperta a tutta pagina sui principali quotidiani, in cui chiede una "cortese dichiarazione di rettifica".
Dopo aver chiarito che, vista la qualità delle foto o dei video è improbabile capire se quello al polso fosse davvero della marca ginevrina e se fosse autentico, il messaggio sui quotidiani prosegue dicendo che "il dettaglio dell'essere - o non essere - quest'ultimo di marca Rolex, sia obiettivamente cosa marginale rispetto al "cuore" delle vostre dichiarazioni". Angelino Alfano ha replicato dicendo che non c'è "nessuna polemica, solo il modo, dopo foto e titoli dei giornali, per sottolineare una contraddizione e un'incongruenza nella protesta. Mi sorprende anzi che abbiano rifatto pubblicità".
ANSA/ sdr
RG delle 12.30 del 06/05/2015; il servizio di Chiara Savi