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Trump da subito decisionista

Numerosi decreti già firmati segnano da subito un radicale cambio di passo rispetto all’Amministrazione Biden

  • Oggi, 08:31
  • 19 minuti fa
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Trump è rientrato in scena con molta determinazione

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Di: RSI Info 

Dall’uscita dall’OMS, e dall’Accordo sul clima di Parigi, fino al ripristino di TikTok e all’emergenza nazionale per l’immigrazione dal Messico. Appena reinsediatosi alla Casa Bianca, Donald Trump ha subito esordito con un radicale cambio di linea rispetto all’Amministrazione Biden, firmando una copiosa serie di decreti che segnano radicali svolte su più versanti della politica estera e interna degli Stati Uniti.

Il tycoon ha anche firmato la grazia per 1’500 dei facinorosi che, a inizio 2021, lanciarono l’assalto a Capitol Hill e annullato la rimozione di Cuba dalla blacklist USA, che era stata disposta appena la settimana scorsa da Joe Biden. Il nuovo presidente ha anche esercitato prime pressioni su Vladimir Putin per la ricerca di un accordo volto a porre fine alla guerra con l’Ucraina.

Si attendono ora le reazioni internazionali a queste prime mosse con cui Trump, da subito, ha voluto caratterizzare l’esordio della sua seconda presidenza.

06:11

Le prime azioni di Trump

Telegiornale 21.01.2025, 12:30

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8 minuti fa

Washington-Pechino, e ora?

Tra le sfide più importanti che Donald Trump dovrà affrontare c’è la relazione con la Cina. Per capire se e come è cambiato l’approccio della nuova amministrazione nei confronti di Pechino, e quali sono i nodi principali da sciogliere, il Telegiornale RSI ha sentito dalla capitale cinese la giornalista Elisa Tirabassi

01:58

L'analisi da Pechino

Telegiornale 21.01.2025, 12:30

35 minuti fa

Trump si insedia, Xi Jinping e Putin si parlano

Il presidente cinese Xi Jinping ha tenuto un incontro video con il suo omologo russo Vladimir Putin presso la Grande sala del popolo di Pechino. Lo riferisce il network statale Cctv.

La Cina “è disponibile a collaborare con la Russia per continuare a guidare le relazioni bilaterali verso una prospettiva di lungo termine e per rispondere alle incertezze dell’ambiente esterno”, ha detto il presidente Xi Jinping nell’incontro in videconferenza avuto nel pomeriggio all’indomani dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Cina e Russia “dovrebbero continuare ad approfondire la cooperazione strategica, a sostenersi con fedeltà a vicenda, a salvaguardare gli interessi legittimi dei due Paesi e a consolidare ed espandere le relazioni bilaterali”, ha aggiunto Xi secondo il network statale Cctv.

Un'ora fa

Commercio: UE pronta a negoziare con Trump, afferma von der Leyen

Sul fronte delle relazioni economiche e commerciali “la nostra priorità sarà impegnarci presto, discutere interessi comuni ed essere pronti a negoziare” con la nuova amministrazione Trump. Lo ha dichiarato Ursula von der Leyen, durante il suo intervento odierno all’inaugurazione del WEF di Davos, precisando però che “rimarremo sempre fedeli ai nostri principi”.

“Proteggere i nostri interessi e sostenere i nostri valori: questo è il modo europeo”, ha sottolineato la presidente della Commissione UE, osservando che “nessun’altra economia al mondo è così integrata”, come le economie dell’Unione Europea e degli Stati Uniti. “C’è molto in gioco per ambo le parti”, ha rammentato.

Un'ora fa

Senza USA l’OMS perde 500 milioni di dollari all’anno

L’uscita degli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, come annunciato da Donald Trump che ha firmato un ordine esecutivo in tal senso, significherebbe per l’OMS perdere l’attuale primo finanziatore. Gli USA partecipano infatti con quasi 1 miliardo di dollari di contributi per il biennio 2024-2025 su un budget totale di 6,5 miliardi, a cui si aggiungono circa 2 miliardi di risorse legate a interventi di emergenza o specifiche finalità.

Il finanziamento dell’OMS avviene attraverso due canali principali: i contributi fissi (assessed), versati dagli Stati membri e fissati sulla base di parametri come il PIL e la popolazione, e i contributi volontari versati, oltre che dagli Stati membri, anche da soggetti privati (la Bill and Melinda Gates Foundation è la prima tra questi, con 646 milioni nel biennio 24-25). Secondo la piattaforma pubblica dell’OMS sui propri finanziamenti, gli Stati Uniti, nell’ultimo biennio hanno destinato all’agenzia 260 milioni di contributi fissi e 698 milioni di contributi volontari. Se si concretizzasse l’uscita di scena degli Stati Uniti, due soggetti privati - la Bill and Melinda Gates Foundation e la GAVI Alliance (già nota come Global Alliance for Vaccines and Immunisation) - diventerebbero i principali finanziatori dell’organizzazione.

Un'ora fa

Cisgiordania, coloni israeliani e revoca sanzioni USA: dura reazione dell'ANP

La revoca delle sanzioni contro i coloni israeliani in Cisgiordania, decisa da Trump subito dopo il suo ritorno alla Casa Bianca, li incoraggerà a compiere più “crimini contro il nostro popolo”.

È la dura denuncia dell’Autorità nazionale palestinese (ANP), il cui Ministero degli esteri, commentando la decisione del neopresidente USA, mette in guardia da “tentativi di inasprire la situazione in Cisgiordania”, con l’obiettivo di creare “un caos violento per facilitare l’annessione” di questo territorio che Israele occupa dal 1967.

Oggi, 09:44

Stati Uniti fuori da OMS e da accordo Parigi: preoccupazione della Cina

La Cina ha preso posizione sull’uscita degli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Accordo sul clima di Parigi. Secondo Pechino il ruolo dell’OMS “dovrebbe essere rafforzato e non indebolito”, ha dichiarato un portavoce del Ministero degli esteri cinese, commentando il decreto di uscita firmato da Trump e assicurando che la Repubblica popolare “continuerà a sostenere l’OMS nell’assumere le sue responsabilità”. Quanto alla defezione degli USA dall’Accordo di Parigi, lo stesso portavoce ha espresso preoccupazione, sottolineando che Pechino è invece “fortemente impegnata nella risposta alla crisi climatica” e che “promuoverà in modo congiunto la transazione energetica su scala globale”.

Oggi, 08:46

Grazia ai rivoltosi di Capitol Hill: "Una vergogna", tuona Nancy Pelosi

Nancy Pelosi ha attaccato Donald Trump per la sua concessione della grazia ai rivoltosi del 6 gennaio 2021. “È una vergogna”, ha dichiarato in un post su X l’ex presidente della Camera dei rappresentanti, sottolineando che la decisione del tycoon rappresenta “un insulto oltraggioso al nostro sistema giudiziario e agli eroi che hanno subito violenze fisiche e traumi emotivi mentre proteggevano Capitol Hill, il Congresso e la Costituzione”.


Oggi, 08:22

Trump rimuove 4 alti responsabili governativi

Donald Trump ha licenziato 4 alti responsabili governativi nominati da Biden nelle ultimissime battute della sua presidenza. Il tycoon ha inoltre anticipato che più di “mille altri” rischiano di essere rimossi. “Il mio ufficio del personale presidenziale sta attivamente identificando e rimuovendo più di 1’000 incaricati” della precedente amministrazione, che non sono allineati con la nostra visione di rendere l’America di nuovo grande”, ha dichiarato il neopresidente in un post sulla sua piattaforma social Truth.