L'amministrazione Trump annuncia la stretta sul diritto di asilo per i migranti in arrivo negli Stati Uniti: chi entra illegalmente non avrà diritto alla richiesta di ospitalità. Una mossa dettata da quella che viene definita come una "emergenza nazionale".
È proprio il ministro della giustizia pro tempore Matthew Whitaker, al suo primo giorno di lavoro, a imprimere il marchio sulla nuova misura anti-immigrazione, che arriva a poche ore dallo schiaffo subito dall’inquilino della Casa Bianca sui Dreamers. La Corte d'appello del Nono Circuito ha infatti dato ragione a questi ultimi: l'amministrazione non può cancellare il Deferred Action for Childhood Arrivals approvato da Barack Obama che tutela i giovani nati negli USA da genitori immigrati illegali. Farlo, spiegano i giudici, è probabilmente illegale.
Ma Trump tira dritto con la sua linea dura. In sfida alla legge federale e alle convenzioni internazionali, la sua amministrazione propone di vietare a chi entra illegalmente nel Paese di richiedere l'asilo. A loro, al contrario, sarà riservata una procedura di espulsione rapida. Il divieto è rivolto in particolare a chi attraversa il confine americano dal Messico ed è diretto a scoraggiare la carovana di migranti attualmente in Centro America e in movimento verso gli Stati Uniti.
ATS/ANSA/AFP/Swing