La scossa di magnitudo 7.8 che alle 4.17 ora locale (le 2.17 in Svizzera) ha sorpreso nel sonno gli abitanti della zona di confine fra Turchia e Siria ha causato oltre 3'700 morti e migliaia di feriti. Il bilancio continua a crescere: le ultime cifre ufficiali parlano di 2'316 morti in Turchia e di almeno 1'444 in Siria.
Secondo gli esperti dell'lstituto geofisico statunitense (USGS), il bilancio del sisma, potrebbe salire fino a 10'000 morti, mentre per l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ci potrebbero essere fino a otto volte più vittime rispetto alle attuali.
Nella sola Turchia sono crollati almeno 2'818 immobili, ha detto il presidente Recep Tayyip Erdogan. In Siria fra le città colpite c'é anche Aleppo, già martoriata dalla guerra.
L'epicentro si trovava nel distretto turco di Pazarcik, nella provincia di Kahramanmaras (sud-est), a circa 60 km in linea d'aria dal confine siriano. L'ipocentro, invece, a una profondità di 17,9 chilometri. La scossa durata circa un minuto è stata avvertita fino in Libano e a Cipro. Un'allerta tsunami era stata diramata per la Sicilia, ma è in seguito rientrata.
Una seconda violentissima scossa di terremoto con epicentro nel sud-est della Turchia si è poi verificata alle 11.24 ora svizzera. Stando all’istituto geofisico statunitense, la magnitudo ha raggiunto i 7.5 gradi sulla scala Richter
Si susseguono le offerte di soccorso dall'estero. Erdogan ha detto di averne ricevute da 45 Paesi. Anche la Svizzera ha espresso le sue condoglianze e in serata sono stati inviati aiuti umanitari urgenti.
Nel frattempo, la Catena della Solidarietà invita a fare donazioni per la campagna di raccolta fondi "Terremoto in Turchia Siria".
Stefano Pongan, Ludovico Camposampiero, Patrick Stopper, Massimiliano Angeli,