L'alto commissario Onu per i diritti umani, Zeid Ra'ad Al Hussein, ha accusato l’organizzazione Stato islamico di aver ucciso in un solo giorno 163 persone che il 1 giugno scorso tentavano di fuggire da Mosul, dove è in corso una vasta offensiva contro gli uomini del sedicente califfato.
"La brutalità di Daesh (lo Stato islamico, ndr.) non ha limiti. Ieri, il mio staff mi ha riferito di corpi di uomini, donne e bambini che ancora giacciono per le strade del quartiere al-Shira, nella parte occidentale di Mosul, dopo che 163 persone sono state uccise da Daesh il primo giugno per impedire loro di fuggire", ha spiegato Zeid.
La battaglia per liberare la terza città irachena, conquistata dagli jihadisti nel giugno del 2014, è iniziata lo scorso ottobre. L’esercito di Baghdad è appoggiato da una coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti; la parte orientale della città è già stata conquistata ma i miliziani sono ancora presenti nei quartieri ovest.
AFP/ANSA/ludoC