Il 24 febbraio del 2022 è entrato nei libri di storia come il giorno dell'invasione russa dell'Ucraina. A un anno di distanza - con milioni di profughi e decine se non centinaia di migliaia di morti - la battaglia si concentra nel Donbass e il fronte ormai da mesi si muove solo di pochi chilometri. Da qualche settimana sono le truppe russe ad avanzare a piccoli passi. "Bucha, Irpin, Kherson e Mariupol sono capitali dell'invicibilità ucraina", ha detto il presidente Volodymyr Zelensky nel suo discorso, citando le località teatro di alcuni degli episodi più sanguinosi di questa guerra.
Il dipartimento di Stato USA, dopo il Tesoro, ha annunciato nuove sanzioni per la guerra in Ucraina, comprese alcune per il controllo illegittimo della Russia sulla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. Le ha illustrate il segretario di Stato Antony Blinken in una nota. Le nuove sanzioni colpiscono il settore della difesa, dei metalli, delle miniere e dei semiconduttori russi nonché 30 tra individui e aziende europee, tra cui svizzeri, italo-svizzeri, tedeschi e maltesi.
Manifestazioni per l'Ucraina in tutto il mondo
La Cina ha presentato giovedì un piano in 12 di punti accolto con scetticismo, che chiede la tutela dei civili, la rinuncia all'uso dell'arma nucleare e un cessate il fuoco con graduale de-escalation, ma non il ritiro russo da tutti i territori occupati, auspicato invece dalla grande maggioranza dei Paesi che hanno votato giovedì sera una risoluzione (non vincolante) dell'Assemblea generale dell'ONU.
Nella nostra diretta, contributi, servizi, analisi e cronaca di questa prima giornata del secondo anno del conflitto armato.
Lorenzo Perren, Alessandra Spataro, Stefano Pongan, Antonio Civile