A una settimana dal sanguinoso scontro armato di Kumanovo, dove in trenta ore di violenti sparatorie e scontri a fuoco fra forze di sicurezza e estremisti albanesi 18 persone sono rimaste uccise e altre 37 ferite, decine di migliaia di persone hanno invaso oggi il centro di Skopje per manifestare contro il governo macedone e chiedere le dimissioni del premier conservatore Nikola Gruevski, accusato di corruzione, autoritarismo e spionaggio a carico di oltre ventimila persone.
Una domenica di protesta a Skopje
Uno scandalo quello delle intercettazioni che ha scosso potentemente sin da gennaio la vita politica in Macedonia, piccolo Paese della ex Jugoslavia che vive la crisi politica più profonda dall'indipendenza conquistata nel 1991.
E la comunità internazionale, a cominciare da UE e USA, guarda con crescente preoccupazione agli sviluppi della situazione in Macedonia, la cui crescente instabilità potrebbe ripercuotersi su quella, ancora fragile, dell'intera regione balcanica.
ats/joe.p.