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Viaggi in Italia, ecco i limiti

Gli spostamenti verso le zone rosse potranno essere effettuati solo per motivi di lavoro, studio o comprovata necessità - Per i frontalieri non cambierà nulla

  • 5 novembre 2020, 22:20
  • Ieri, 18:13
02:37

Zone rosse in Italia e conseguenze per la Svizzera

Telegiornale 05.11.2020, 21:00

Di: TG/Bleff 

Quattro regioni italiane diventeranno zone rosse per almeno 15 giorni a partire da domani, venerdì: in Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria vigeranno forti limitazioni agli spostamenti. Cosa cambia concretamente per gli svizzeri che si devono spostare verso l'Italia?

Per quel che concerne il mondo del lavoro cambierà poco in entrambe le direzioni. Se per esempio un luganese avrà un appuntamento di lavoro a Milano potrà recarcisi compilando un'apposita autocertificazione, e viceversa. Un'eccezione alle misure restrittive vale anche per i frontalieri, le cui regole sono frutto di mediazione tra le diplomazie italiane e svizzere.

Le altre eccezioni che bypassano il divieto di spostamento nelle zone rosse riguardano i motivi di salute, di studio e comprovata necessità. Quindi da domani non sarà possibile il turismo degli acquisti o, per esempio, andare dal parrucchiere, perché questi ultimi che restano aperti lo saranno solo per chi abita in quel territorio e non per coloro che devono attraversare un confine regionale, che in questo caso è anche internazionale.

Una questione che rimane intricata, perché su questo punto il decreto Conte non entra nello specifico, è quello dei ricongiungimenti familiari. Va ricordato che queste norme non sono state pensate per i confini internazionali, anche se indirettamente le toccano. Un esempio: se un ticinese ha una fidanzata a Roma potrà andare a trovarla perché transita attraverso una zona rossa ma la destinazione di arrivo è in una zona gialla. Se invece deve recarsi in una zona rossa, come Milano, si entra in un "grigio" giuridico, perché bisogna vedere se questa visita all'interno di una zona rossa rientra nello spettro delle "comprovate necessità" e molto probabilmente su questi punti verranno diramate delle circolari da parte del Governo italiano per fornire ulteriori chiarimenti.

La polizia cantonale ticinese, in attesa della risposta della autorità federali sui controlli alla frontiera, potrebbe cominciare nei prossimi giorni a verificare i transiti, ha spiegato Norman Gobbi in conferenza stampa, auspicando un avvio dei controlli a partire da lunedì. Secondo quanto spiegato dal presidente del consiglio di Stato ticinese, gli spostamenti attraverso la frontiera non saranno permessi per acquisti o per motivi famigliari e affettivi.

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