Il virus può vivere a lungo su molte superfici. E uno degli oggetti che circola di più e quindi rappresenta un potenziale pericolo, sono i soldi. Per questo, dicono gli esperti, meglio usare la tecnologia che permette di pagare la spesa senza contatto come Maestro o PostFinance Card. Ma se proprio si vuole usare il contante, le monete sono più sicure.
Uno studio tedesco mostra che il rame presente negli spiccioli (soprattutto degli euro) ha un’efficace azione antimicrobica e quindi, plausibilmente, anche antivirale.
Nei test svolti per il momento solo con i batteri, si vede come sulle monete dopo 24 ore sia scomparso quasi il 98% dei microrganismi. Sulle banconote invece, fatte in fibra di cotone, il numero di cellule batteriche non è cambiato a distanza di un giorno.
"A differenza delle banconote, le monete contenenti rame mostrano un'attività antimicrobica, ma nella maggior parte degli esperimenti” scrivono i ricercatori di Amburgo “i batteri non sono stati eliminati del tutto dunque anche le monete possono essere veicoli di trasmissione di microbi".
Lo studio mostra poi che il rischio di trasmissione di malattie attraverso i soldi sia molto più basso rispetto al contatto con un’altra persona. L’importante in qualsiasi caso, ricordano gli scienziati, è sempre rispettare i principi d’igiene applicati negli ultimi mesi.
gmg