Pejman Tadayon, musicista e compositore iraniano in Italia da oltre quindici anni, ci racconta come è nata l'idea dei suoi dipinti sonori, un ponte tra musica e pittura dove si fondono immagini, storia, religioni e spiritualità. Veri e propri strumenti da suonare come arpe o semplicemente da appendere al muro e osservare, cercando di interpretarne i significati più reconditi. Il sufismo come ricerca mistica che va oltre la religione islamica per cercare i tratti comuni della spiritualità in tutto il mondo.
Pejman, che ha studiato e suonato anche musica medioevale, con il suo Ensemble di musica e danza sufi, crea ponti tra le culture usando la musica e la pittura come chiavi universali di dialogo e di pace, come nello spettacolo organizzato all'Auditorium Parco della Musica lo scorso marzo, in onore di Rumi, il massimo poeta mistico della cultura persiana e San Francesco, che grazie al Cantico delle Creature è considerato uno degli iniziatori della tradizione letteraria italiana. Due uomini che hanno segnato profondamente la cultura spirituale del loro tempo.
Cristiano Tinazzi