Un fossile e tracce di passi hanno permesso a ricercatori del Politecnico di Losanna e della Università Humboldt di Berlino di ricostruire il modo in cui si muoveva l'Orobates Pabsti, animale estinto situato fra anfibi, rettili e mammiferi, e di costruire un robot capace di riprodurlo, facendo luce sulla vita dei vertebrati 300 milioni di anni fa. Camminavano su due o quattro zampe? Si spostavano in modo stabile ed "economico"?
Domande a cui gli scienziati hanno provato a dare risposta realizzando dapprima un modello digitale dello scheletro e una prima simulazione al computer. Quindi hanno costruito l'OroBot, con la medesima lunghezza, dinamica e distribuzione della massa dell'Orobates. Con questo, hanno testato centinaia di possibili camminate, basandosi sulla biomeccanica di parenti moderni come la salamandra e l'iguana.
Stando ai loro risultati, pubblicati sulla rivista Nature, ad assomigliargli di più è oggi il caimano, per la capacità atletica e di sollevarsi relativamente in alto sulle zampe.